E' stata una riunione dei capigruppo al fulmicotone quella di ieri. Scintille da tutte le parti, con una commistione di relazioni, Paolucci che vota con la maggioranza e Garavini con l'opposizione.

 

Motivo del contendere la data del prossima Consiglio Comunale, che è stata fissata comunque, alla fine, per il prossimo 8 febbraio.

 

Sembra che nel mese di febbraio le agende dei consiglieri comunali di Grottaferrata siano affollatissime di impegni tali da non consentire ieri di trovare nella riunione dei capigruppo una data comune per poter svolgere il Consiglio Comunale: per fissare quella dell'8 febbraio alla fine si è infatti ricorrere ad una votazione che ha visto modificare la "geografia consiliare".

 

Ma veniamo ai fatti. Da qualche settimana sembra che la presidente del Consiglio Comunale Francesca Maria Passini abbia indirizzato a tutti i consiglieri di maggioranza una mail per richiedere le disponibilità di presenza per poter convocare il Consiglio nei mesi di febbraio e marzo. Nella stessa comunicazione la presidente comunicava la sua assenza dal 17 al 25 febbraio. 

 Sembrerrebbe che ad accendere la miccia sia stato l'atteggiamento del consigliere del Faro Massimo Garavini, seguito dal consigliere del Pd Fabrizio Mari, che a fronte della loro impossibilità per la data dell'8 febbraio, comunicata per tempo, rivendicavano il diritto di riposizionare il Consiglio in altra data. Alle rimostranze dei due consiglieri sono seguite le contrarietà anche dei consiglieri Rita Consoli della Lista Città al Governo e Piero Famiglietti del Movimento 5 Stelle.

Allineati invece gli altri gruppi rappresentati da Marco Bosso, Federico Pompili, Alessandro Cocco e Gianluca Paolucci per la data dell'8. Sembra che all'origine i consiglieri di opposizione, più il dissidente Garavini, lamentassero la costruzione di un appuntamento istituzionale, quale quello del Consiglio Comunale, sulla unica disponibilità data da un consigliere, nello specifico Ines Scacchi eletta nella lista Andreotti, presente a Grottaferrata solo quel giorno e nel corso di questi due anni distintasi per le sue continue assenze sia in Consiglio che nelle Commissioni consiliari. Assenze che, pur dettate da impegni professionali, secondo alcuni rumors e esperti di regolamenti avrebbero già dovuto decretare la sua decadenza, in favore della prima dei non eletti, probabilmente scomoda per qualcuno. Vale a dire, a quanto risulta, Ilaria Eutizi.

 

A fronte dei diversi interventi per il risposizionamento delle date emergeva improvvisamente come un ben Coniglio bianco dal cilindro che anche il Sindaco Luciano Andreotti sarebbe stato assente dal 10 al 17 febbraio e dunque l'unica data utile rimaneva l'8 febbraio. 

 

Niente di grave sicuramente, ma il tutto è stato letto come un atto di manipolazione non affatto gradito dall'opposizione e che avrà sicuramente ripercussioni anche in maggioranza.

 

Sarà un caso anche quello di ieri, ma sicuramente registriamo che le frizioni permangono e ogni giorno ci sembra buono per far entrare in crisi Grottaferrata.