Pratone, il quartiere buono solo per l’espansione edilizia di Grottaferrata. E basta. Domani iniziativa M5S

Pubblicato: Sabato, 02 Febbraio 2019 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – L’ultimo caso dei mancati interventi per migliorare le condizioni di viabilità con un centimetro di neve ha fatto riemergere i problemi gravi della zona

ilmamilio.it

Pratone – ha detto qualcuno dei suoi residenti pochi giorni fa – è terra di nessuno. Di nessuno forse no, perché è abitato da migliaia di persone: contribuenti, cittadini, persone perbene. Il problema è che la zona, ormai, sembra essere stata colpita da una carenza di interesse da parte delle istituzioni. Un lento declino, almeno in apparenza. L’apparenza inganna, vero, ma il detto vale solo per le persone. Quando un servizio non c’è, non c’è e basta. Quando un disservizio è evidente, è evidente e basta.

La viabilità, a Pratone, sta peggiorando di anno in anno. Chi la conosce, se può, la evita. Purtroppo, e sono tanti, c’è chi deve per forza sopportarla quotidianamente. E i problemi vengono alla luce tutti i giorni, la mattina e la sera, per le lunghe file di auto che talvolta paralizzano il traffico di un intera porzione di area tuscolana.

L’interesse, dicevamo. Quello che manca anche sulle piccole cose. Anzi, sulle piccole attenzioni che aiutano.

L’ultimo caso in ordine di apparizione, dopo quello delle buche, dei parchi e delle perdite di acqua, è capitato nella giornata del 31 gennaio. Un’intera area che includeva il quartiere fino a Via Quattrucci e Via Anagnina completamente ghiacciata dopo la nevicata della sera prima. Centinaia le segnalazioni giunte alla nostra redazione e sui social, molte delle quali critiche nei confronti della gestione dell’urgenza. E’ un caso, va detto, che nessuno si sia fatto male sul serio, visti gli enormi problemi di percorrenza che le autovetture hanno dovuto affrontare e le decine di cadute di pedoni. Nessuno, dai piani alti, si è affannato nel dare una spiegazione per quanto accaduto (anche le scuse sarebbero state gradite). A Piazzetta Eugenio Conti si annunciano rapidamente le feste, i dibattiti o i consigli comunali (quei rari che si fanno, mentre interrogazioni, mozioni e accesso agli atti si ammucchiano e ritardano). Tutto rimane silente quando si dovrebbero argomentare ufficialmente i motivi di un disservizio segnalato non da uno ma da decine di residenti.

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Pratone e zone limitrofe contano poco sul piano della condivisione politica (come non conta nulla da tempo immemore l’Isola Amministrativa), ma conta moltissimo su quello edilizia. Qui, più che in altre aree della città, il problema, se non interverranno decisioni politiche partecipate, il rischio è quello di un ulteriore popolamento a causa di scelte legate alla mancanza di un Prg (quello attuale, un residuato del Novecento vecchio di ben 50 anni, da queste parti prevede un’edificabilità importante), del permesso di costruire convenzionato approvato dalla Giunta Andreotti e in assenza di infrastrutture di sostenibilità della crescita degli immobili. I cantieri sorgono, le previsioni parlano di un incremento di 500 abitanti almeno nei prossimi anni e il dibattito sull’argomento continua a scarseggiare. Il peso dell’espansione, avvenuta con criteri discutibili, ha già prodotto squilibri, problemi sulla qualità della vita dei centri abitati, aumento dei veicoli, abbassamento delle falde acquifere. Se a questo disagio si aggiunge anche la percezione, da parte di molti residenti, di essere non considerati sulla gestione quotidiana del quartiere il problema di fondo è completo.

Che futuro ha Pratone?

Se lo chiedono in tanti, soprattutto chi lo abita. La speranza è che se lo stiano chiedendo anche amministratori e consiglieri comunali (gli unici che possono smentire e sovvertire quanto sta accadendo), visto che anche in quelle poche convocazioni che vengono effettuate l’argomento urbanistica viene costantemente saltato o evitato come accaduto nell’ultima assise di pochi giorni fa. Sulle raccomandazioni riguardanti gli aggiornamenti i vari temi inerenti Prg e affini non è stata data alcuna risposta.

Sarà il 2019 l’anno della consapevolezza di questo tema? Domani, 3 febbraio, intanto il Movimento 5 Stelle tornerà nel quartiere con un banchetto informativo (ore 11) e per dire ‘No’ alla Delibera 43 con lo slogan ‘Basta cemento a Pratone’. 

 

 


Commenti  

# questisurrogatia5s 2019-02-02 13:26
si agitano e impazziscono come una maionese
Il pratone è proprietà privata di pochi c. f.
Il pratone è proprietà indivisa da oltre 30anni
Il pratone è proprietà concertata tra le diverse rappresentanze partitiche.... con "i sempre lì stess" a dirigere il laterizio
Con le ultime decisioni "silenzioAssenso" per le aree verdi protette, dello Sgovernatore del Lazio "piddino" la situazione, ora, "non è buona", più avanti "sarà peggiore"
folle pretendere di cambiare le cose se non si cambiano i comportamenti e non si cambiano le persone
A cosa serve dichiararsi "contro una delibera", il problema dei problemi sono: quillì che l'hanno pensata e votata
Se i surrogati volessero veramente contrastare TUTTI gli atti pensati&votati in materia del metroCubo, sarebbe facilissimo.
Ogni atto è pubblico, come sono pubblici gli autori. Verificando la loro personale e professionale "agibilità" fino al 4° grado.
Nel dubbio c'è velletri
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