Ciampino: tra strisce blu e petizioni, qual è il reale stato dell’arte del piano soste a Ciampino

Pubblicato: Venerdì, 18 Gennaio 2019 - redazione attualità

CIAMPINO (attualità) - La commissaria prefettizia appare decisa a fare cassa con i parcheggi per evitare il dissesto

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Tra i temi attualmente più discussi riguardanti la città di Ciampino vi è sicuramente il nuovo Piano sosta annunciato dalla Commissaria prefettizia Raffaela Moscarella. La modifica che prevede l’aumento delle “strice blu” e della quota da pagare per i parcheggi, ha come obiettivo, insieme ad altri provvedimenti, quello di fare “cassa” ed evitare il dissesto proprio a ridosso con le elezioni comunali di maggio 2019.

Intervento che, come è normale quando si toccano le tasche dei cittadini, ha indignato tutti.

Sono partite subito proposte di modifica da parte dei singoli, raccolte di firme e polemiche di varia natura.

Ma cerchiamo di capire meglio che valore hanno queste bordate nei confronti di un atto amministrativo posto in essere dal Commissario prefettizio, che ricordiamo è stato insediato lo scorso maggio 2018 con le piene funzioni di Sindaco, Giunta e Consiglio, a seguito della caduta della precedente Amministrazione Terzulli la quale non ha mai dichiarato dissesto, evento che anche la commissaria Moscarella sta cercando di evitare.

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Molto in voga in questi giorni è la raccolta firme. Le firme di tutti quei cittadini indignati e stanchi che pensano attraverso questo strumento di poter legalmente intervenire sugli atti amministrativi del Commissario. Purtroppo così non è. Una petizione ha lo scopo di dimostrare che in tanti sono solidali rispetto ad una causa e che chi la propone ha molti sostenitori che la seguono. In politica la firma o il voto hanno un forte potere, ma a poco serve nei confronti di un atto che il Commissario straordinario in quanto funzionario di carriera prefettizia, svolge legittimamente secondo i propri poteri.

Di certo i nuovi amministratori qualcosa potranno cambiare, ed è per questo che già molti politici o aspiranti tali che aspirano agli scranni, propongono alternative, promettono che riporteranno lo stato “ex ante” dei parcheggi. Come in questi casi accade però è questione di abitudine, passerà poco tempo e i cittadini, tra qualche mese, dopo le lezioni, se ne saranno dimenticati. Farà comodo a tutti continuare a far cassa in un comune con un grosso disavanzo come quello di Ciampino.

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Una battaglia contro qualcosa che “non si poteva o doveva fare” che presto si dimostrerà assolutamente conforme ai criteri di legge (c’è che già parla del rapporto posti bianchi posti blu, come se gli spazi delle strade parallele a Via Mura dei Francesi non fossero già dei parcheggi liberi), seppure sicuramente peggiorativa per le tasche dei cittadini.

Per ora le strisce blu ci sono, attendiamo nuovi sviluppi sull’entrata in vigore del piano.