Frascati, Damiano Cimmino: "I conti del Comune sono disastrosi, gestione Mastrosanti-Gori fallimentare"
Pubblicato: Domenica, 30 Dicembre 2018 - redazione politica
FRASCATI (politica) - Il consigliere da qualche tempo passato in minoranza contesta il ritiro della discussione del Consolidato. "Si continua a nascondere la testa sotto la sabbia. Amministrazione orba e irresponsabile"
ilmamilio.it
Dal consigliere comunale Damiano Cimmino riceviamo e pubblichiamo.
"Egregio direttore,
mi scuserà se approfitto della sua cortesia e quindi della sua testata giornalistica per effettuare un commento su quanto accaduto nell’ultimo Consiglio Comunale. Lo faccio da neo consigliere che tenta disperatamente di suonare, per quanto mi è stato possibile, un allarme mai adeguatamente apprezzato e da quando ero in maggioranza. Lo faccio anche da cittadino che avendo toccato con mano alcuni numeri delle rare carte che ci venivano e ci vengono sottoposte, mi sono sentito sovente tremare i polsi.
Le lamentose, consuete scuse e mea culpa esternate dal Sindaco e gli imbarazzanti silenzi dell’Assessore al ramo per errori commessi nella gestione dei conti del Comune, emersi nell’ultima seduta del Consiglio, conclusa col ritiro del punto sul bilancio consolidato che era in approvazione, hanno fatto coppia con quanto emerso in commissione bilancio dove lo stesso vicesindaco Claudio Gori non ha potuto, a suo dire, presentare il documento finale per mancanza di alcune fondamentali rendicontazioni o quadri riepilogativi. Insomma ancora una volta colpa degli uffici. Assurdo!!!
Ma va sottolineato comunque che quest’ultimo non ha potuto fare a meno di ammettere, a testa bassa, in commissione, che quest’anno trascorso sotto il suo diretto controllo assessorile è servito solo a far aumentare il disavanzo, quindi in negativo, della gestione Mastrosanti-Gori. Siamo arrivati ad oltre -14,5 milioni di euro.
Naturalmente la cosa non ci fa gioire, anzi ci fa drizzare i capelli, ma ci rafforza anche nella convinzione di aver fatto bene a dare, prima, tutti i segnali possibili di un disastro economico che è ormai improcrastinabile da dichiarare onde evitare ulteriori maggiori danni e, quindi, di essere usciti da una maggioranza o meglio da una gestione del vertice politico-amministrativo locale cieca e desiderosa solo di rimanere a galla, incapace, come appare, di prendere una strada che è la sola che andava percorsa da subito: quella del pre-default concordato.
Servono a poco i salvataggi effimeri di una maggioranza lacerata con spostamenti di consiglieri da un banco ad un altro dell’aula che avvengono per rinforzare un esecutivo a guida tecnico-terremotata, ma soprattutto orbo, politicamente ed amministrativamente, in particolare da parte di chi lo guida.
Siamo costretti perciò a lanciare un messaggio a chi, tra i consiglieri, dichiara di voler bene a Frascati e voler fare gli interessi dei cittadini, ma lo indirizziamo solo a coloro che lo credono con sincerità, e non mettendo la testa sotto la sabbia, pregandoli di rendersi conto che non è un pennacchio distribuito a mani facili che salverà la situazione finanziaria del Comune e sono vani gli appelli al salvataggio delle famiglie dei lavoratori della STS, se non c’è altro altro, allo studio, che soluzioni di svendite patrimoniali urgenti. Quelle più facili. Utili solo a fornire endovenose economiche temporanee senza logica a discapito di una vera e necessaria azione complessiva coraggiosa di risanamento dei conti che non darà certo lustro a chi la concretizzerà, ma lo farà stare a posto con la sua coscienza di amministratore cittadino eletto.
Il fatto che si sia andati in Consiglio Comunale con il punto sul bilancio consolidato privo del parere dei revisori dei conti, la dice lunga sull’agonia che, viene sì da lontano ma che non si risolve cercando di risalire solo ai primi colpevoli. Colpevoli sono anche, ed oggi in maggiore misura, tutti quelli che senza capacità ormai evidente governano una città comatosa e soffocata dai problemi irrisolti e che non può essere gestita solo con: pane et circensis.
Il consigliere di Prima Frascati, Damiano Cimmino".
