Ferie Augusti, Ferragosto: il percorso millenario di una festa

Pubblicato: Martedì, 15 Agosto 2017 - Fabrizio Giusti

ACCADDE OGGI – Il significato, le radici

ilmamilio.it

Ferragosto è la festa che spacca l’estate. Una soglia psicologica. Ma quale significato ha questa data, quale la sua storia profonda e millenaria?

Il termine ‘Ferragosto’ è la trasformazione linguistica della locuzione latina Feriae Augusti (il riposo di Augusto), festività voluta dall'imperatore Augusto (18 a.C.) che arricchiva un ‘palinsesto’ (si direbbe oggi) di appuntamenti già esistenti: i Vinalia rustica e i Consualia. Agosto (il nome del mese non è caso), già all'epoca dell'antica Roma, era dunque un periodo di festeggiamenti. I Consualia erano le manifestazioni che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Diana o a Conso, dio della terra e della fertilità. Ma non solo. Era venerato anche Vertumno, Dio delle stagioni e della maturazione dei raccolto.

Gli ‘Augustali’, in sostanza, furono necessari dopo le grandi fatiche delle settimane precedenti. Un pò per politica, un pò per tradizione. Niente di più, niente di meno del concetto moderno e attuale del Ferragosto (ma senza giornate sulle spiagge, cocktail, party, sdraie, ombrelloni, selfie).

In tutto l'Impero si organizzavano corse di cavalli: buoi, asini o muli, cioè gli animali che accompagnavano il lavoro dei campi, venivano agghindati con fiori e ornamenti. Tradizioni e intenzioni che rivivono ancora oggi. Il "pallium", il drappo di stoffa che veniva consegnato come premio ai vincitori delle corse di cavalli, nel corso dei secoli ha saputo mantenere viva la sua consegna, ad esempio, nelle tante competizioni che proprio in questi giorni sono organizzate in centinaia di Comuni italiani e principalmente a Siena, con l’arcinoto "Palio dell'Assunta".

Fare gli auguri in occasione del periodo agostano era di uso comune anche nell’antichità, ove i lavoratori usavano farli ai loro padroni, ottenendo in cambio una mancia. Lo spostamento della festa al 15 agosto si deve alla Chiesa Cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica, sopratutto intorno al VI secolo, con l'Assunzione di Maria.

Secondo questa tradizione, Maria, madre di Gesù, terminato il corso della vita terrena, viene accolta in Paradiso, sia con l'anima che con il corpo. Un differente approdo rispetto agli altri Santi, i quali hanno raggiunto la beatitudine senza la corporeità. Questo spiega le numerose apparizioni di Maria nel corso dei secoli e ciò è possibile perché, secondo la Chiesa, la Madre di Cristo è anche l'unica persona ad essere preservata dal peccato originale, con una logica che scaturisce anche nel dogma dell'Immacolata Concezione, proclamato da Papa Pio IX nel 1854, e giunto dunque anticipatamente rispetto a quello dell’Assunzione stessa, voluto solo nel 1950 da Pio XII.

Nella costituzione apostolica Munificentissimus Deus ("Dio generosissimo"), si scrisse: «Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo.erciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica".

Un aspetto particolare: i cristiani ortodossi e armeni celebrano, nello stesso giorno, la 'Dormizione di Maria'. L'uso del termine differente include che Maria non sarebbe veramente morta, ma sarebbe soltanto caduta in un sonno profondo per essere poi assunta in cielo.

Un momento di unione tra Oriente ed Occidente, per una delle solennità dalla radici profondissime e che oggi è tra le più importanti della fede cristiana.