Walter Veltroni a Grottaferrata per dire qualcosa di sinistra. "Ritroviamo la via di casa"
Pubblicato: Venerdì, 07 Dicembre 2018 - Marzia Mancini
GROTTAFERRATA (politica) - L'ex sindaco di Roma ieri ospite nell'incontro organizzato in biblioteca dal Pd
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Un ospite prestigioso nella Biblioteca comunale di Grottaferrata dove ieri pomeriggio si è tenuto un importante evento politico organizzato dalla sezione del Pd locale. Come protagonista niente di meno che l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni, a moderare il dibattito la segreteria del Pd di Grottaferrata, Silvana Pappaianni e con la partecipazione del sindaco Luciano Andreotti.
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Veltroni, non ha perso la sua fedeltà alla sinistra e agli ideali che la rappresentano che, secondo quanto afferma, nel corso degli anni sono stati confusi, se non dimenticati.
Complice anche il difficile momento storico che l’Italia sta attraversando, a partire dalla crisi che incombe dal 2008 e che ha portato ad una vera e propria frattura della democrazia stessa.
Walter Veltroni prosegue dicendo che la perdita del lavoro, generata anche dall’avvento della tecnologia, che sempre più sostituisce gli umani con dei robot, la recessione economica e la scissione sociale hanno generato un sentimento molto importante con il quale la politica attuale riesce a tenere in pugno i cittadini, ovvero la paura.
Questo “frullatore di paura” come l’ex sindaco lo definisce, con cui ogni giorno veniamo avvelenati a partire dal bombardamento mediatico, diventa un elemento essenziale per esercitare un controllo autoritario, infatti per arginare questo caos, secondo Veltroni, i cittadini sentono il bisogno di autorità, in altre parole si affidano a chi dice loro che gli verrà risolto un problema. Ed ecco che sopraggiunge la crisi della democrazia che si fa in questa situazione, autoritaria, il politico, sostiene infatti che la destra è generatrice di paura, mentre la sinistra ha sempre generato speranza. Continua affermando, che il primo modo per affrontare la paura, è la sicurezza ma non quella delle armi, bensì quella sociale, dare lavoro al popolo e fare in modo che nessuno resti solo.
Spiega anche come sia fondamentale nell’esercizio politico la competenza e la fatica dello studio, citando Carlo Azeglio Ciampi come il prototipo del modello di Stato. Oggi al contrario, tutti pensano di poter far tutto, contesta Veltroni.
L’ex sindaco conclude il suo discorso dicendo che il Partito democratico (di cui lui fu uno dei padri fondatori, nel 2007) deve ritrovare l’idea della bellezza di una casa comune e che tutte le forze riformiste devono riunirsi in questo ideale per creare una forza unica, un’unità, anche quando le cose si fanno difficili, continuando ad essere sé stessi e considerando i tempi della storia, con l’intelligenza e l’umiltà di capire gli errori e ritrovare la sicurezza sociale.
Ad acclamare Walter Veltroni sono stati in molti, l’aula bibliotecaria era piena, anche se per lo più, gli ospiti avevano un’età media piuttosto alta, pochi i giovani a partecipare, diversi invece i nostalgici del Partito Comunista che forse cercano soluzioni in ideali ormai obsoleti.
Ad intervenire durante il dibattito politico diversi compagni, tra questi, uno di loro ha affermato che una delle carenze più gravi della situazione attuale sarebbe proprio la perdita della passione politica tra i giovani che se ne sono del tutto allontanati…
Pur vero che i giovani hanno bisogno di concretezza e non solo di speranze, per costruire la loro “casa” politica hanno bisogno di mattoni veri non di mattoni di sabbia.
