Grottaferrata, prove tecniche di candidati futuri. Una sbirciatina sul domani...

Pubblicato: Mercoledì, 05 Dicembre 2018 - redazione politica

 

GROTTAFERRATA (attualità) – Di Bernardo è già gettonato in orbita PD, Luigi Spalletta nel centrodestra. Ma in realtà tutti aspettano il “marziano”

ilmamilio.it

Alle prossime comunali mancano tre anni e mezzo. Un’eternità, vero. Ma è pur vero che in politica è meglio organizzarsi prima perché in primo non è mai sicuro (specie a Grottaferrata) che una consigliatura vada in porto fino alla fine e perché in secondo luogo il quadro politico nazionale è talmente in movimento che un posizionamento adeguato può aiutare a farsi trovare preparati ai nastri di partenza.

Centrosinistra, centrodestra, sempre che ormai valga questo scenario (sempre meno), al domani ci stanno già pensando. I 5 Stelle per la non regola delle non-alleanze hanno tutto il tempo di organizzarsi.

Nel centrosinistra non sta passando inosservato il nome dell’attuale Assessore Mirko Di Bernardo, che può contare sul fedelissimo ‘Il Faro’, lista civica che ha saputo galleggiare nel mondo politico locale (sosteneva il centrodestra con Fontana, oggi Andreotti). Su Di Bernardo – affermano i rumors cittadini - è scoppiata una certa simpatia in una parte del Partito Democratico locale. L’esponente di Giunta, assieme a Garavini, Calfapietra, Pavani e Pepe, ha formato i Comitato ‘Piazza Grande’ a favore di Zingaretti (Mirko Di Bernardo: "Ecco cos'è Piazza Grande Grottaferrata"). Tutti schierati politicamente, Dem nel cuore.Sulla figura dell’Assessore al Commercio è in corso un progetto politico di prospettiva?

Stessa cosa vale per Luigi Spalletta, ex presidente del consiglio comunale. Su di lui l’interesse del centrodestra. O meglio: la sua idea è quella di ricercare un appiglio possibile nel centrodestra partendo da un contesto civico. Un centrodestra che si dovrà ricollocare e riformare dopo il guazzabuglio delle ultime comunali dove una parte si schierò con Moira Masi e un’altra si infilò con Andreotti. Forza Italia non si presentò, Palozzi rivendicò persino al vittoria nella città (leggi: Palozzi: “A Grottaferrata vittoria con Andreotti. Anche Frascati non va a sinistra”) salvo poi ritirare l’appoggio dopo che Andreotti si schierò con Zingaretti alle regionali (leggi: Palozzi: “Marchette” a Zingaretti. Ad Ariccia e Grottaferrata togliamo sostegno di Forza Italia”).

Oggi che Forza Italia è scomparsa dalla città, Fratelli d’Italia si è strutturata e la Lega si è organizzata il discorso è profondamente cambiato. Da queste parti, storicamente, tutti sanno bene che se la coalizione va unita può vincere. Spalletta ancora non è uscito allo scoperto, ma la proposta inizia a circolare.

Esiste poi tutta una sfilata di nomi che va potenzialmente considerata: da Francesca Maria Passini all’ex sindaco Giampiero Fontana, fino al sempre più presente e comunicativo Massimo Garavini, nonché allo stesso sindaco in carica Andreotti o il consigliere Alessandro Cocco. Di qua e di là della sponda, le acque già si muovono. Lentamente, ma si muovono.

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Si sa però che in politica c’è una regola: chi esce con la testa prima del dovuto alla scoperto è destinato ad essere decapitato. Ecco spuntare dunque l’ipotesi del ‘marziano’, l’E.T. di turno, l’ignoto pronto a ribaltare i pronostici e fare da asso pigliatutto. Fuori da ogni logica, nè coinvolto in ambiti professionali legati all’edilizia o a gruppetti locali, organizzatori di eventi, non attaccabile per conflitti veri o presunti, completamente dislocato da qualsiasi interesse particolare.

Nell’attuale consiglio comunale di Grottaferrata non sembrano esserci esponenti in grado di accaparrarsi consensi di massa. Piuttosto c’è il rischio reale che in pochi, terminata questa esperienza, ripeteranno la fatica. Tra tre anni, quando le file si rinsalderanno e chissà se i partiti saranno gli stessi di oggi, nuove candidature potrebbero spuntare all’orizzonte. A meno che non si voti prima. Le “normali discussioni” ultime in maggioranza, con il velocissimo addio e ritorno dell’Assessore al Bilancio Addolorata Prisco, è il sintomo di un clima che deve essere analizzato. Grottaferrata, in tal senso, è sempre maestra di sorprese.

C’è tempo, ma una sbirciatina sul futuro non guasta.

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