La Lazio non vince più: col Chievo ennesima prova senza senso, ciao ciao quarto posto
Pubblicato: Domenica, 02 Dicembre 2018 - redazione sportivaROMA (calcio) - Tre punti in altrettante gare che avrebbero dovuto far compiere il salto ai biancocelesti. Finora manco un acuto
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Tre punti in 3 partite: conquistati rispettivamente contro una squadra in flessione dopo un buon inizio di campionato (1-1 a Sassuolo), in casa contro un Milan con 6 titolari indisponibili e con una difesa inventata (1-1 al 94') e poco fa sul campo del fanalino di coda Chievo. E c'era stato anche chi aveva considerato il pari di Sassuolo un "bicchiere mezzo pieno".
Niente, niente male.
Il tutto intervallato dalla vergognosa sconfitta di Limassol, in Europa League, al cospetto di una squadra modestissima, che mai aveva vinto contro una italiana. E non valga l'alibi di una forzazione zeppa di seconde linee: figuracce del genere lasciano il segno.
E così, con un Milinkovic-Savic ancora a passeggiare in mezzo al campo, col caso buffo di Luis Alberto, la Lazio non solo oggi era andata per l'ennesima volta in svantaggio riuscendo anche a violare la bella legge non scritta del successo sul campo del Chievo, ma lascia ancora una volta l'impressione di una squadra al centro di una incredibile ingiustificata ed inspiegabile involuzione. Siamo a dicembre e finora gli uomini di Inzaghi non hanno ancora piazzato un acuto. Nulla.
Inevitabile quindi che il quarto posto sia finalmente sfumato col Milan che, sette giorni dopo aver sfiorato il successo all'Olimpico, ha sorpassato la Lazio.
La domanda principe è: ma andare in Champions con questa squadra e con questi uomini, che senso avrebbe?
La verità è una: la Lazio di quest'anno è la lontanissima parente della squdra brillante, spensierata e letale dell'anno scorso. E se non si sta attenti a rischio ci sarà anche la porta secondaria dell'Europa. Altro che grilli per la testa...