Grottaferrata: "Vivo in macchina da 6 anni: la burocrazia mi impedisce ancora di percepire la pensione"

Pubblicato: Sabato, 10 Novembre 2018 - redazione attualità

GROTTAFERRATA (attualità) - La storia di Domenico Micucci, 61 anni: "Mi manca il certificato di residenza come senza fissa dimora ma ancora non riesco ad ottenerlo"

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Una storia, quella di Domenico Minucci di Grottaferrata, che è una storia di difficoltà quotidiane ma anche, purtroppo, burocratiche. Ed è lo stesso 61enne a raccontarla.

"Mi chiamo Domenico Micucci Domenico, sono nato il 21/09/1957 a Grottaferrata e dal 2012 che vivo in macchina a causa di uno sfratto, ed è da quella data che cerco di avere la residenza dal Comune di Grottaferrata, come senza fissa dimora, ma senza riuscire ancora ad ottenerla.

Sono passati tre sindaci in questi anni e pur aver parlato con loro e dopo le solite false promesse tranquillo "te juto io", si proprio cosi in dialetto, ma all'uscita dalla camera si risprofondava nel nulla. Ora, dall'aprile del 2018 dopo aver sofferto le pene dell'inferno in macchina mi è stata riconosciuta una grave patologia neurologica in via di aggravamento: in più sono affetto da diabete, e da un inizio di Alzheimer. Il tutto con tanto di relativi certificati medici, così che mi e stata riconosciuta un'invalidità del 100% con 104 e accompagno.

Contributi, risorse, disponibilità economiche per me vitali che però sono tutte bloccate da un semplice certificato di residenza per senza fissa dimora che non riesco ad ottenere. Ho dovuto spostare la macchina da piazza del mercato di Grottaferrata sotto di un garage in quanto senza targhe per via di nuova immatricolazione. Sono passati ormai altri 23 giorni dall'ennesima domanda del sospirato certificato e dopo aver presentato i vari documenti inclusa una dichiarazione dei carabinieri di Grottaferrata mi è stato risposto che "devono mandare i vigili urbani" per constare la veridicità di quanto dichiarato.

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E fin qui va bene: ma che ci vogliono 23 giorni per fare 5 metri, tanta è la distanza dall'anagrafe all'ufficio dei vigili? E tali uffici sembrano giocare a ping-pong: uno dice abbiamo mandato la pratica ai vigili lo stesso giorno che sei venuto, ed i vigili giustamente dopo che sono 20 giorni che vado o telefono, che mi rispondono "sig. Micucci conosciamo la storia ma se non ci mandano la pratica non possiamo fare la verifica". In tutti questi giochi burocratici io ho la pensione bloccata all'Inps perché manca il certificato".

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Domenico Micucci aggiunge: "Possibile che nessuno dei 2 uffici non si prenda la briga di andare nell'altro ufficio prendere la prativa ed evaderla? Secondo me basterebbe un'ora di impegno per dare l'opportunità ad una persona di vivere dignitosamente: io non pretendo nulla dal mio comune ne un alloggio ne un' aiuto pur avendone diritto visto che sono invalido al 100%".

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Questo un pensiero composto nei giorni scorsi dal signor Micucci:

Le urla nel silenzio

Le urla di dolore, le urla per la fame, le urla per il freddo,

le urla per le sofferenze che la malattia mi porta,

le urla di sofferenza che la macchina mi da, che da ormai sei anni mi accompagnano ogni notte ogni giorno,

le urla per la solitudine che mi accompagna, si e vero Domenico (io) sono solo malato ed ignorato da tutti e da tutto, ogni notte prego il mio signore che faccia risvegliare le anime di quelli che comandano per farmi avere ciò che è un mio diritto, un semplice e schifoso certificato per prendere la mia pensione da invalido, ma a nessuno interessa,

io non posso vivere, io non ho diritto di vivere come tanti, perchè loro non vogliono, loro non mi ascoltano, loro hanno diritto decisionale sulla mia vita, se vivere o morire da sei anni sono loro a decidere, ma la notte solo un urlo riesce ad uscire dalla mia bocca ormai stanca ed è verso lui, si lui il mio signore che non mi ha mai abbandonato mi fa sentire la sua presenza, mi fa sentire la speranza che prima o poi un'anima si muoverà a pietà verso di me,

e posso ricominciare a vivere, ho mio signore sono così stanco di queste ingiustizie che sono sempre più convinto che prima ti raggiungo e meglio sarà per tutti, tanto in ultimo si sentirà soltanto un urlo nel silenzio di tutti, dopo di che passerò anche io nell'esercito dei dimenticati come tanti, perdonami Signore per queste lamentele ma sono stanco debole malato e sofferente.

Perdonami se a volte sono dubbioso verso di te ma sono fatto di pelle e ossa, si ho scritto giusto perchè ormai di carne non ne ho più. evviva la burograzia di tutto il mondo che decide la morte e la vita di noi poveri miserabili, evviva loro che con tante scuse pur se banali, leggi pur se stupide, ed imbrogli burocratici riescono con molta non schalange far dire ad una persona: basta non resisto più.

E con questo non posso far altro che dirvi grazie ma grazie di cuore per tutto ciò che siete riuscite a non fare per me, tenetevi le vostre stupide e inventate prassi, tenetevi la vostra marcia burograzia. ma l'importante che tenete bene a mente il riferimento fatto da totò nella livella, io lo acceto ma voi burocrati riuscirete a sopporarlo?