Frascati, Iaia (Pd): "Sulla Tari entusiasmi decisamente eccessivi"

Pubblicato: Martedì, 30 Ottobre 2018 - redazione politica

grafica tari frascati iaia ilmamilioFRASCATI (politica) - Una nota del segretario cittadino del Partito democratico

ilmamilio.it - nota stampa

“Leggo di grandi entusiasmi sul tema Tari ed è giusto che i cittadini siano contenti di non pagare o pagare pochissimo l’ultima rata della tassa sui rifiuti. Ma che l’amministrazione venda ciò come una promessa mantenuta e sbandieri al vento questo risultato mi appare di molto esagerato.

Bcc Castelli Romani Tuscolo

Parliamo di fatti:

  1. sulla Tari un Comune non dovrebbe perdere perché si calcola sulla base delle abitazioni e dei cittadini l’importo a base del servizio e se non tornano i conti è perché c’è un’elevata evasione che non è stata controllata, preventivata quanto verificata e perseguita. Guarda caso i conti cominciano a non tornare quando l’attuale sindaco era assessore al bilancio e all’ambiente, le due competenze alle quali riferisce la Tari appunto. Da tale momento ci portiamo dietro un debito che è più o meno dello stesso ammontare anno dopo anno.
  2. Per il 2017 il Commissario Strati decise, con i poteri che gli consentivano di farlo, un pesante aumento della TARI atto a colmare la posizione debitoria, peccato che il danno alla collettività è doppio perché a quello dell’aumento delle tariffe corrisponde l’assurdità di dover pagare pure per chi evade.
  3. L’amministrazione Mastrosanti, in considerazione dei numerosi ricorsi che gli sarebbero piovuti addosso, decide correttamente di abbassare le tariffe tornando alle aliquote 2016 ma non per tutte le utenze... solo per quelle domestiche. Per quelle commerciali c’è il colpo di genio, diminuiscono rispetto al 2017 (di poco) ma le tengono alte rispetto al 2016. Così i negozianti pagano per tutti.
  4. petra frascati 1809

Facciamo un esempio pratico giusto per intenderci:

Una casa di 80 mq abitata da 4 persone nel 2016 pagava 343 euro, nel 2017 (l’anno nero) 414 mentre nel 2018 sta pagando 335. Con un risparmio tra il 2016 e il 2018 di 8 euro donati dall’amministrazione, 8 caffè l’anno a famiglia, nemmeno uno al mese… da arricchirsi.

Invece per le attività commerciali è ben diverso, prendiamo il solito esempio, un negozio sempre di 80 mq nel 2016 ha pagato 355, nel 2017 448 e, attenzione, nel 2018 andrà a pagare 422 euro. Quasi il 20 % in più rispetto al 2016, oltre 67 euro in più.

Risultato: i cittadini pagheranno la Tari come la pagavano nel 2016, gli 8 caffè a famiglia verranno offerti dai negozianti della città che: abbienti o meno, frascatani o meno, volenti o meno, sull’onda dell’entusiasmo di questa amministrazione, si caricheranno il costo di un’operazione atta a recuperare debiti iniziati quando il sindaco era assessore al bilancio e a coprire un’evasione sempre più pressante.

Se su questo c’è da esser così entusiasti, figuratevi il resto. È chiaro che l’amministrazione, in pieno deficit di risultati, prova a vender quello che ha... peccato che chi sta pagando, in questo caso, sono le imprese che spesso son fatte di persone che cercano di arrivare alla fine del mese come gli altri.

Perché questa scelta? Perché, nonostante l’abbassamento del 20% del costo del servizio con il passaggio alla Sarim, si è deciso di continuare a mantenere elevate le tariffe per le attività commerciali?

Proviamo, come abbiamo chiesto da tempo, a fare un confronto serio su questo, insieme ai cittadini, giusto per informarli con dati alla mano e rispondere a queste domande? Disponibili a partecipare e discutere, sempre che il sindaco però riesca a guardare al passato anche più indietro di tre anni fa... così sarà finalmente libero di accusare se stesso di tutto sto casino, di aumenti, tagli, regalini vari... le imprese stavolta ci sono andate di mezzo ma è risaputo, di quelle, poche votano a Frascati e dell’equità a quest’Amministrazione gli frega il giusto". Dichiara il Segretario del Partito Democratico di Frascati Luca Iaia.

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