Ariccia incontra Paola Del Vescovo: immaginazioni del Grand Tour

Pubblicato: Mercoledì, 10 Ottobre 2018 - redazione eventi

incontro paola delvescovoARICCIA (eventi) - Appuntamento venerdì 26 ottobre a palazzo Chigi

ilmamilio.it - nota stampa

primi si diventa

Venerdì 26 ottobre ad Ariccia si svolgerà l'incontro con l’artista riconosciuta internazionalmente Paola Del Vescovo, originaria di Frascati, e titolare della cattedra di restauro all’Accademia delle Belle Arti di Napoli e già docente dell’UDK Universität del Künste di Berlino.

Presso la Sala Bariatinsky di Palazzo Chigi, alle ore 17:00 dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Ariccia, Roberto Di Felice, e gli interventi del curatore di Palazzo Chigi, Francesco Petrucci, e di Federico Massimo Ceschin, segretario di Cammini D’Europa, l’artista prenderà la parola per far conoscere al pubblico, attraverso una videoproiezione, alcuni dei lavori per lo più inediti del ciclo, IMMAGINAZIONI DEL GRAND TOURche non hanno trovato spazio nei suggestivi ma circoscritti spazi della Locanda Martorelli dove, al termine degli interventi, sarà inaugurata una mostra d’arte con esposizione di alcune significative opere della Del Vescovo.

L’esposizione IMMAGINAZIONI DEL GRAND TOURdocumenta la ricerca pittorica degli ultimi anni di Paola Del Vescovo su un tema sicuramente nuovo per l’arte contemporanea. Il ciclo “Immaginazioni del Grand Tour” vuole ricondurre a quel fenomeno che ha interessato la storia culturale del mondo occidentale, costantemente per almeno quattro secoli.

La formazione artistico-culturale di intere generazioni di intellettuali e artisti, comprendeva più o meno obbligatoriamente la conoscenza, spesso conseguita direttamente attraverso viaggi nelle terre del Sud Europa e in particolare dell’ Italia, dell`arte antica greco-romana e poi quella rinascimentale, sviluppatasi proprio come riscoperta di quel linguaggio classico. Con questo fondamento culturale tutta la civiltà occidentale e il suo pensiero estetico ha dovuto fare i conti; in particolare le concezioni passate dell`arte connesse a quella di “bellezza” ne sono state profondamente permeate così come pure quelle contemporanee sia pure in termini di opposizione o superamento delle stesse. I paesaggi di Paola Del Vescovo si pongono come rappresentazioni di un viaggio non certo reale ma nell’inconscio, che è anche inconscio collettivo di una civiltà, con il riaffiorare di frammenti, vocaboli paradigmatici di una cultura, con la valenza di una riflessione sulla propria identità, di uno sguardo sulla propria storia, sullo scorrere del tempo.

L’esposizione presenta così interessanti implicazioni, ponendosi anche come occasione di riflessione sul ruolo culturale attuale svolto dall’Italia in relazione agli altri paesi occidentali, con uno sguardo al nostro patrimonio passato e alle sue condizioni di valorizzazione, conservazione e fruizione. In questo senso, per le molteplici chiavi di lettura, la città di Ariccia e in particolare la Locanda Martorelli, Museo del Grand Tour, si pongono come luogo ideale per un simile evento.

Per l’esposizione sono state scelte appositamente quattro opere che con Ariccia e i Castelli Romani suggeriscono tematiche molto familiari.

petra frascati 1809

Alla natura vulcanica dei Colli Albani richiamano le due opere: “Prima dell’eruzione” e “Nella bocca del vulcano”. Realizzate con tecniche miste complesse, dai pigmenti legati direttamente con il medium pittorico sulla tela per esprimere la matericità della terra incandescente, agli smalti nebulizzati per la resa dei gas e dei vapori delle fumarole, i dipinti dei “Vulcani” si ricollegano ad un “topos” molto amato dagli artisti del “Grand Tour”, pur distanziandosene profondamente nell’essenzialità rappresentativa propria della contemporaneità e proponendo, come una sorta di “scoperta, l’aspetto auratico delle immagini e con esso la dimensione dell’incanto nella percezione del mondo”.

Anche gli altri due lavori: “Immaginazioni del Grand Tour III” e “Immaginazioni del Grand Tour V” contengono tematiche molto significative per la città di Ariccia.

In “Immaginazioni del Grand Tour III” vi è l’immagine prospettica di un ponte maestoso, che non è la raffigurazione del ponte di Ariccia, perché nessuna delle immagini dei lavori dell’artista sono rappresentazioni di luoghi reali, ma è comunque un tema che per la città, per la sua immagine e storia, svolge un ruolo fondamentale.

Così anche l’opera “Immaginazioni del Grand Tour V” non rappresenta un reale specifico sito archeologico ma suggerendo percorsi antichi, arcaici, cosparsi di rovine, che si perdono nella campagna luminosa, rimanda indirettamente ai luoghi, tanto importanti per la storia di Ariccia e dei Colli Albani, dell’antica Via Appia.

Il ciclo di opere “Immaginazioni del Grand Tour” è stato definito da Marco Di Capua come “frammenti di un discorso amoroso che Paola Del Vescovo rivolge all’Italia: Italia mitica e non esistente in realtà ( l’unica Italia amabile ?), smontata e rimontata in una riconvocazione di alberi e ville e rovine, con pezzi sceltissimi, disarcionata, sbriciolata in versi e aforismi, ma con devozione, con dedizione, come in quei restauri di affreschi dove non tutto è ricostruibile e le scialbature restano a testimoniare “in bianco” ciò che è ormai irrecuperabile.”

Anche questo evento, ideato da Maria Cristina Vincenti e nato dalla collaborazione con il Comune di Ariccia e il Palazzo Chigi, può rappresentare per il pubblico un momento di conoscenza sia dell’artista che dell’arte pittorica prodotta, in questo caso contemporanea, esposta in uno dei luoghi simbolo della cultura dei Castelli Romani, la Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour, che sta tornando a svolgere la sua funzione di crocevia della cultura europea.

Bcc Castelli Romani Tuscolo

La mostra rimarrà aperta al pubblico anche sabato 27 e domenica 28 ottobre nei seguenti orari 10:00-12:45 e 16:00-18:45.

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