Grottaferrata, Pompili: “Su Parco Borghetto spesi 200mila euro per un’opera non agibile: convocherò commissione per evitare aggravi”

Pubblicato: Giovedì, 04 Ottobre 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – La zona è ancora nel degrado. Opere incomplete, soldi buttati

ilmamilio.it

Il degrado di Parco Borghetto è tornato in consiglio comunale. L’area resta una delle eterne scommesse dal territorio e appare complicato, al momento, recuperarla al bene comune. Oltre un decennio di abbandono ha determinato la situazione che è sotto gli occhi di tutti. A poco valgono i ‘retake’ momentanei delle associazioni locali, anche se gradite come richiamo all'attenzione. La realtà è quella che è, tra erba alta, scarsa manutenzione, atti di inciviltà e persino il pascolo delle pecore. Il consigliere di maggioranza Federico Pompili mesi fa aveva presentato un’interrogazione che ha ricevuto risposta solo nel consiglio comunale del 2 ottobre. Il giovane esponente della maggioranza aveva denunciato il grave stato di abbandono del luogo, la gestione inappropriata di un valore importante per la comunità se visto come potenziale punto di aggregazione della zona. Pompili aveva sottolineato infine il degrado della struttura all’interno del parco, interrogando il sindaco per sapere i finanziamenti intercorsi, per conoscere una relazione dettagliata delle azioni promosse, l'agibilità dei luoghi, la motivazione per cui non era stata valorizzata la zona.

Nella risposta al consigliere da parte degli organi amministrativi è emersa una sibillina premessa: essendo lo stesso Pompili presidente della commissione lavori pubblici, egli avrebbe potuto ottenere attraverso l’accesso agli atti quanto richiesto, senza – testuale - “inutili aggravi di procedura”. A parte ciò, l’amministrazione ha risposto che è in atto un’azione di recupero e manutenzione per tutti i parchi del territorio, con l’obiettivo di affidarli ad associazioni o privati con contratti di disponibilità e baratto amministrativo. Quanto a Borghetto, l’intenzione è procedere ad un risanamento sulle strutture da attuare a danno della ditta esecutrice e dar luogo alla redazione di una perizia per quantificare le opere di risanamento.

Pompili, da par suo, mostrando un approccio individuale che va avanti da qualche mese, ha voluto sorvolare sulle premesse della risposta, rimarcando però i suoi diritti e la sua volontà: “Ribadisco che questo mio intervento – ha detto - è volto esclusivamente a dare risposte alla cittadinanza interessata. Quindi non mi soffermerò sulle premesse pronunciate e sulla sua attinenza. Non mi soffermerò neanche sull’’aggravio delle procedure’, né come vengono espletate da parte di alcuni uffici sulle procedure di accesso agli atti”. Poi con tono più polemico ha aggiunto: “Ricordo di quello di poter presentare le interrogazioni è un diritto dei consiglieri. i quali hanno anche funzione di indirizzo e controllo sull’attività politica-amministrativa. Entrando nel concreto – ha ribadito - rimane poco chiaro il passaggio inerente le spese che l’ente ha sostenuto per fare l’opera. Ritengo che apprendere che siano stati spesi almeno 200mila euro per un’opera senza agibilità e non iscritta al patrimonio, manifesti una grave responsabilità di coloro che avrebbero dovuto realizzare il progetto. Paradossale, poi, che ora si investano altri fondi. Sperando che vengano individuati i responsabili di tale danno subito dai cittadini di Grottaferrata - ha concluso - è mia intenzione convocare una commissione lavori pubblici per evitare un ulteriore aggravio alle casse dell'ente e sui portafogli dei grottaferratesi”.

I prossimi giorni ci diranno, anche in questo caso, quale sarà il futuro di un’area con numerosi problemi, ove si è palesato uno spreco di denaro e la mancanza di altri stralci di intervento.

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