Mario Gori: "Miss Italia? E' sempre la porta per il successo nel mondo dello spettacolo"

Pubblicato: Lunedì, 07 Agosto 2017 - redazione attualità

Mario Gori, Alice Sabbatini e Margherita PraticòFRASCATI (spettacoli) - Il regista e talent scout frascatano parla del concorso di bellezza più famoso ed ambito. "La sua forza è la territorialità: quest'anno oltre 500 serate in tutta Italia"

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Nessun dubbio, nessun arretramento: miss Italia è sempre Miss Italia. Ed è sempre la porta principale per il successo nel mondo dello spettacolo. Parola di Mario Gori, regista delle serate delle tappe regionali e talent scout da anni operante nel mondo della moda e dello spettacolo.

"Miss Italia? E' una vera, grande e reale opportunità di lancio nel mondo dello spettacolo, per entrare dalla porta principale ed in maniera pulita in questo mondo. Miss Italia porta avanti una tradizione che lega questo concorso al mondo del cinema, partendo da Lucia Bosè fino a Sofia Loren, fino ad Anna Valle e, più recentemente, a Miriam Leone e a Giusy Buscemi. Per il concorso di miss Italia passa il mondo del cinema e della fiction italiana e non solo".

gori zamparoUna gara di bellezza che è però anche sinonimo di forte attaccamento territoriale. "Credo - continua Gori - che la formula del successo di Miss Italia sia e resti questa: le miss che arriveranno alle pre finali di Jesolo, ad inizio settembre, sono quelle che hanno vinto le oltre 500 tappe nelle altrettante serate svoltesi in tutta Italia. Dalle grandi città ai centri minori, ai piccoli paesini. E sempre le serate regionali di Miss Italia portano con sé una grande partecipazione di pubblico". Anche quest'anno il concorso è passato per i Castelli toccando Marino, Ariccia e Monte Compatri.

Miss Italia è insomma una vetrina senza eguali. "E' così: basta pensare alla visibilità mediatica e social che le miss ne ricevono. E non solo le vincitrici delle varie fasce, ma anche molte delle altri partecipanti hanno comunque una possibilità di mettersi in mostra importante, che per alcune di loro diventa occasione professionale".

Una formula, dunque, che non tramonta. "No, questo concorso resta uno strumento verso il successo". Eppure è ritenuto sempre un concorso per ragazze che in un modo o nell'altro già lavorano o comunque si siano impegnate nel mondo della moda, dello spettacolo, della fotografia. "Il regolamento del concorso impone alle ragazze di essere proprietarie della propria immagine: è normale che alcune delle ragazze abbiano già avuto qualche esperienza ma non c'è alcuna preclusione, anzi. Tanto più che capita spesso che anche ragazze che abbiano raggiunto le semifinali, dopo due anni tentino di nuovo la strada verso la finalissima". Miss Italia è più moda o più cinema? "Decisamente poco moda, perché i canoni di quel mondo sono diversi da quelli della bellezza "normale" e più cinema e fiction, perché l'attualità lo dimostra".

gori dominellaMario Gori, frascatano, ha nel suo passato anche la scoperta di due miss romane: Tania Zamparo, Miss Italia nel 2000 e Alice Sabbatini, Miss Italia 2015. Nella carriera di regista e talent scout, per lui, tante serate e sfilate e qualche ricordo speciale. "A parte le due tappe a Frascati, qualche anno fa, a Villa Tuscolana e alla Porticella nel 2011, ricordo con molto piacere la tappa che volli organizzare sul Ponte della Musica per l'elezione di Miss Roma 2011. Una location, da poco inaugurato, insolita che invece in questi ultimi anni è stata spesso scelta per eventi e manifestazioni".

A Miss Italia, insomma, non si rinuncia. "Direi proprio di no...".

 

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