I volti di Diana, a Nemi la mostra per riscoprire la "faccia" della dea

Pubblicato: Lunedì, 07 Agosto 2017 - Redazione 3

diosono palazziNEMI (attualità) - Ieri pomeriggio l'inaugurazione: resterà aperta fino al 13 agosto

ilmamilio.it

E' stata inaugurata ieri pomeriggio la mostra I volti di Diana, presso Palazzo Ruspoli, con in esposizione alcuni dei reperti ritrovati al sito del Tempio di Diana dagli studenti provenienti da tutta Europa, diretti dall'archeologa Francesca Diosono. La galleria archeologica composta da molti pezzi, bronzi, monete, antichi muri, teste di marmo e di altro materiale, chiodi, oggetti di varie epoche, monili sacri e molto altro materiale rimarrà aperta fino al 13 agosto e sarà sorvegliata H24 dai volontari delle Associazioni Culturali che hanno collaborato al progetto.

Presenti alla conferenza oltre un numeroso pubblico di esperti e cittadini, la vice sindaca Edy Palazzi, che ha fatto gli onori di casa, la sovrintendente alle belle arti Giuseppina Ghini, la consigliera comunale organizzatrice della mostra Sara Scarselletta e l'archeologa direttrice degli scavi al Santuario della Dea Diana Francesca Diosono, dell'Università di storia e archeologia antica di Monaco di Baviera.

Il Comune di Nemi e l'Università di Perugia come tutti gli anni mettono a disposizione risorse umane e il polo logistico per le ricerche sul sito del Tempio della Dea Diana, che si trova nella conca del lago di Nemi, lavori di scavo che sono stati ripresi da otto anni. La mostra rientra nelle varie iniziative che dureranno fino al 13 agosto all'interno della manifestazione "Nemoralia, le Idi di Diana", ideata dalla sociologa Stefania Fadda in collaborazione con il Comune di Nemi. Il sindaco Alberto Bertucci si è complimentato con tutti i partecipanti e gli studiosi per il prezioso contributo che stanno dando al territorio archeologico di Nemi, con nuove scoperte e scavi molto importanti, che vanno avanti da diversi anni nonostante il gran caldo di questi giorni e le ristrettezze economiche in cui versano i piccoli comuni.