Il ciampinese Simone Liberati protagonista del film "La profezia dell’armadillo"

Pubblicato: Martedì, 18 Settembre 2018 - Silvia Martone

liberati simoneCIAMPINO (cinema) - Il 30enne attore castellano è uno dei volti emergenti del cinema italiano

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Simone Liberati, giovane attore originario di Ciampino interpreta Zero Calcare, noto fumettista romano, talentuoso ma precario nel film “La profezia dell’armadillo” di Emanuele Scaringi, nelle sale in questi giorni. Da Ciampino al grande schermo, Simone è la conferma che la periferia può dare alla luce grandi talenti e che la noia dei piccoli centri è spesso uno stimolo per il genio e la creatività. Anche lui è un giovane promettente che dà grande soddisfazione alla città con il suo successo.

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"Sono cresciuto a Ciampino, dove ho frequentato le scuole e dove ho coltivato le mie amicizie, quelle storiche che ho ancora - racconta in una chiacchierata il 30enne Simone Liberati - proprio a Ciampino ho iniziato il primo corso di recitazione, a 18 anni, per gioco e senza nessuna velleità. Da lì mi sono avvicinato al teatro e al cinema, frequentando la Scuola d'Arte Cinematografica Gian Maria Volontè. Dopo qualche parte secondaria, nel 2017 ho ottenuto il primo ruolo da protagonista in “Cuori Puri”, film presentato a Cannes, per poi interpretare quest’anno il ruolo di “Zero” ne “La profezia dell’armadillo”.

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Ma qual è il rapporto di Liberati con Ciampino?

Ho un attaccamento forte con la città, la sento come casa, come la mia famiglia. Scendere a prendere un caffè con gli amici di sempre per me è come un confort, mi fa sentire accolto e tranquillo (un po’ come il Secco per Zero nel film, ndr).

Ciampino è fatta di persone vere e autentiche, girare per il centro, entrare nei negozi e incontrare le stesse persone che ti salutano, persone per bene, è un piacere. Certo oggi il clima che si respira non è più quello di una volta. Vedo con rammarico una città sempre più urbanizzata, dove manca l’attenzione per il territorio. Gli spazi verdi sono sempre meno e sono tenuti male. Le strade sempre più trafficate, la qualità della vita peggiora”.

profezia armadilloSi sente forte il dispiacere in queste parole e allora gli chiediamo cosa farebbe per migliorare la città.

Beh sembrerà scontato, ma secondo me è necessario ripartire dagli spazi di condivisione, creare luoghi di incontro, valorizzare i parchi e far nascere luoghi dove fare cultura. I giovani hanno sete di cultura e non tutti possono permettersi di spostarsi ogni giorno a Roma. Ma penso anche ai commercianti ad esempio, che sono vittima della diffusione dei centri commerciali e rischiano di chiudere i battenti, sotto la pressione economica e la concorrenza spietata. Il territorio va valorizzato e solo così si può migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Il talento insomma è stato giustamente premiato e ha portato a traguardi forse inaspettati, per un ragazzo di Ciampino come Simone, che un po’ come Zero appartiene a quella generazione apparentemente senza sogni, deprivata dei propri spazi e vittima di logiche che ridimensionano la creatività, a favore del profitto.

Foto in alto tratta dalla pagina Facebook "Biennale di Venezia"