viaVirgilio albanolazialeALBANO LAZIALE (cronaca) - La giovane vive da sola dopo la scomparsa della mamma: è grave in ospedale. Indaga la polizia

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Una ragazza di 28 anni, italiana, è stata trovata intorno alle 12 sul proprio letto con tumefazioni e segni di ustioni su tutto il corpo, in un'abitazione di Albano Laziale, in via Virgilio, in una palazzina popolare, dove la giovane viveva da sola dopo la morte della madre.

La ragazza è stata soccorsa dal 118 dopo la segnalazione di alcuni familiari che non l'avevano sentita e vista da ieri sera. Dopo l'intervento della volante di Polizia del locale Commissariato e dei vigili del fuoco per aprire la porta, immediatamente è stata trasportata all'ospedale "San Giuseppe" di Albano Laziale, presso il Pronto soccorso, dove è ricoverata in gravi condizioni ma non in pericolo di vita.

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Gli inquirenti ipotizzano un'aggressione violenta, avvenuta forse nella notte. Sulla vicenda stanno indagando i poliziotti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di Albano, sul posto anche personale specializzato della  Squadra Mobile di Roma e la Scientifica di Velletri.

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esa esrin frascatiFRASCATI (attualità) - Prevista anche un'estensione dell'attuale sede italiana dell'Agenzia spaziale europea

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Dal sito dell'Agenzia spaziale italiana (ASI) riprendiamo e pubblichiamo.

"ESA - Esrin rimane dov'è e ancora per lungo tempo. E' stato infatti rinnovato il contratto per il diritto di superficie dei terreni dove sorge la sede italiana dell'Agenzia Spaziale Europea.

In realtà il contratto riguarda non solo i terreni attualmente in uso, anche di nuovi destinati a garantire l'estesione dell'area dove sorge Esrin.

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Si tratta infatti di due atti di concessione del diritto di superficie, con il primo CNR e ASI  hanno concesso il diritto di superficie sui terreni già occupati dallo stabilimento ESRIN e che corrispondono alle c.d. fasi 1 e 2 di attuazione dell’Accordo di Sede del 1995; con il secondo ASI ha concesso il diritto di superficie dei nuovi terreni destinati all’estensione dell’ESRIN come previsto nel vigente Accordo di Sede ratificato con legge 4 agosto 2016 n. 157.

A firmare il contratto il Direttore generale del centro Esa diu Frascati, Joseph Aschbacher, il presidente del CNR Massimo Inguscio e il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston.

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Risultati immagini per grottaferrata mamilio corsoGROTTAFERRATA (attualità) – Intanto il capogruppo di maggioranza Bosso avrebbe protocollato nei giorni scorsi un’interrogazione su un permesso di costruire nel centro storico.

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Migranti e Urbanistica: sono questi i temi di dibattuti nella società e nella politica di Grottaferrata. Più il primo che il secondo, perché parlare di ‘massimi sistemi’ è più semplice che prendere posizione sulle prossime edificazioni o sugli strumenti per arginarle. Sopratutto quando il quadro è sfumato, denso di pareri contrastanti. La Delibera 41 è stata superata? La Delibera 43 sarà oggetto di un dibattito più approfondito con la popolazione che la subisce nelle sue parti più deteriori? Se tutti sono d’accordo con le norme di salvaguardia di alcune zone perché non applicarle con un’opera di collegiale tra le forze politiche? Come aiutare la città a non soccombere sotto altre decine di migliaia di metri cubi? Come migliorare la viabilità di Pratone? Quale sarà il futuro di Borghetto, Cartabrutta o Pratone? Tutte domande che si rincorrono, ma senza che sia stato determinato un riferimento da cui partire. Ognuno continua a sintetizzare il proprio stato, ma senza condivisione. E così nulla si risolve. Nel caos, nelle divisioni e nell'indecisione il lavoro di chi costruisce o vorrebbe farlo è più semplice.

Il discorso legato all’accoglienza è sostanzialmente più agevole. I fronti sono chiari e continuano a ribattersi le accuse sui migranti in arrivo. La maggioranza, il PD, Città al Governo e M5S sono favorevoli allo Sprar. Contro Lega, Fratelli d’Italia e Casa Pound (forze esterne al consiglio comunale) e il consigliere comunale Gianluca Paolucci.

Il sistema di protezione per rifugiati e richiedenti asilo si farà. L’amministrazione in questo senso è stata chiara, ribadendo i suoi propositi con dichiarazioni e comunicati in cui sono sopratutto il sindaco Andreotti e l’Assessore Rocci ad essere divulgatori dell’iniziativa. Con o senza i tagli annunciati da Salvini sulla quota pro-capite per migrante (da 35 a 20 euro dal 2020?), si va avanti. Un nuovo terreno di scontro è prevedibile quando si saprà chi gestirà effettivamente l’accoglienza e in quale zone della città saranno distribuiti i nuclei famigliari (sempre che la richiesta del Comune su questa tipologia di rifugiati sarà effettivamente accettata). Perché è arcinoto che ognuno è liberale fino a quando il ‘problema’ non gli arriva sotto casa. Sarà interessante vedere, a quel punto, come reagiranno gli ambiti territoriali direttamente coinvolti.

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Se il dibattito su questo delicato tema avesse avuto un maggiore processo democratico nell’immediato questo tipo di criticità non si sarebbero palesate. In otto mesi (l’approvazione della delibera sullo Sprar è del novembre 2017) dal Comune non è arrivata neanche una proposta di assemblea pubblica. Il primo dibattito in consiglio è stato possibile dopo sei mesi grazie ad una interrogazione di Città al Governo ed è servita solo per comprendere che ci sarebbe stato un bando per la co-progettazione. Qualcosa, solo ora, si è mosso. E’ poco. Con più attenzione si sarebbero evitate molte delle tensioni che si palesano sui social e tra la comunità.

Da Palazzo Consoli, intanto, giungono ulteriori novità. Il capogruppo di maggioranza Marco Bosso avrebbe protocollato nei giorni scorsi un’interrogazione indirizzata al sindaco Andreotti sul permesso di costruire di un immobile sito nel pieno centro storico, a pochi passi da Viale San Nilo. Un fatto anomalo? In verità no, anche se negli ambiti politici locali si afferma che l’iniziativa sarebbe un ‘segnale’ specifico. In realtà il panorama è talmente piatto che anche un fatto simile può provocare suggestioni che in realtà non esistono. L’area oggetto dell’interrogazione, comunque, ricadrebbe nel piano particolareggiato centro-nord e non contemplerebbe alcun aumento di cubatura.

Bosso avrebbe chiesto di conoscere quale sia il tipo di intervento in essere sull’immobile in oggetto e quali siano gli atti autorizzatori presupposti con le relative motivazioni tecnico/politiche. Nell’interrogazione si palesa la volontà, in caso di anomalie, di chiedere quale procedure adottare, compresa eventuale sospensione in autotutela dell’eventuale permesso a costruire e/o strumento urbanistico adottato, fino ad inviare gli atti specifici alle autorità competenti al fine di valutare eventuali responsabilità. A meno di ripensamenti del proponente, la questione sarà dibattuta già nel prossimo consiglio comunale utile.

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fontanella castelgandolfoCASTEL GANDOLFO (attualità) - L'ex sindaco Colacchi fa ironia: "Uno spettacolo, complimenti". Risponde l'assessore De Angelis: "Soluzione provvisoria per limitare lo spreco di acqua"

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Era stato nelle scorse ore l'ex sindaco ed ex presidente del Consiglio comunale Maurizio Colacchi, su Facebook, a denunciare quella che è oggettivamente una bruttura.

"Una meraviglia. Un affronto alla storia, alla cultura, alla tradizione, all'arredo urbano della nostra città. Complimenti.". Nel mirino il "nasone" di via de' Zecchini, nel centro di Castel Gandolfo, per il quale in questi giorni era stato posizionato un nuovo nasone in ottone, con pulsante, di gusto decisamente meno nobile rispetto alla bellezza della fontanella.

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"In questi giorni – risponde a Colacchi l’assessore Alberto De Angelis - abbiamo installato un rubinetto alla fontana che si trova in via de’ Zecchini. È una misura del tutto provvisoria volta solo a evitare inutili e dannose dispersioni di acqua, così come ci aveva sollecitato anche Acea Ato2, e a preservare il palazzo adiacente da pericolose infiltrazioni idriche”.

Queste le parole dell’assessore Alberto De Angelis, a cui si uniscono quelle del sindaco Milvia Monachesi, sulla misura di carattere provvisorio che è stata presa per evitare il ripetersi dei continui disagi dovuti alla dispersione dell’acqua che ha causato anche infiltrazioni ai cittadini che abitano nel palazzo alle spalle della fontanella storica del borgo.

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“Siamo già al lavoro – spiega il sindaco Milvia Monachesi – per trovare un artigiano che realizzi un rubinetto adeguato al contesto e al valore della storica fontanella. In attesa dell’installazione del nuovo manufatto, invitiamo a non manomettere il rubinetto provvisorio, come accaduto questa mattina, per non creare il ripetersi della dispersione dell’acqua e, soprattutto di evitare che si rechino seri danni alla fontana stessa, con la possibile rottura delle piccole e fragili parti che la compongono”. 

Insomma, la polemica sembrerebbe chiusa ma con la calura in aumento non è detto che la risposta dell'Amministrazione comunale possa soddisfare chi aveva sollevato la questione estetica.

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