FRASCATI - La serie C maschile del Volley Club Frascati vuole finire in bellezza. La squadra di coach Francesco Antonazzo ha vinto l’ultima partita di campionato disputata sabato scorso in casa contro la Roma 7 (piegata 3-1) e ora ha messo nel mirino i prossimi tre impegni. “Vogliamo concludere al meglio anche se questa è stata un’annata piuttosto travagliata – dice Fabio Zampana, martello classe 2006 – Inizieremo questo trittico sul campo del Santa Monica che ha tre punti più di noi: è un avversario alla nostra portata così come gli ultimi due con cui chiuderemo il campionato”.

Zampana fa un passo indietro per parlare del match contro la Roma 7: “Non è stata una partita semplice, loro sono una squadra molto giovane che è migliorata molto rispetto alla gara d’andata. Alla fine è pesata la nostra maggiore esperienza, in particolare dopo che gli ospiti avevano portato a casa il secondo set, quando abbiamo avuto un calo generale e in particolare nel fondamentale della ricezione. Ma la squadra ha reagito subito e si è portato a casa il successo”. Con la salvezza in tasca, si può già tracciare il bilancio stagionale: “Abbiamo avuto alti e bassi e indubbiamente abbiamo lasciato per strada alcuni punti. Al tempo stesso raramente abbiamo perso in modo netto, anche contro avversari forti”. Per Zampana, che è al suo secondo anno in prima squadra (e che in questa stagione ha giocato anche con l’Under 19) ed è un prodotto purissimo del settore giovanile del Volley Club Frascati, è stata una stagione molto importante: “Ho fatto un’esperienza molto preziosa, dai miei compagni più grandi ho imparato tanto.

Ho avuto qualche infortunio che mi ha fatto saltare qualche partita, ma ho sentito anche la fiducia di coach Antonazzo: con lui il rapporto è cresciuto notevolmente, sia dentro che fuori dal campo. Sentire la stima dell’allenatore vuol dire tanto per un ragazzo giovane. E poi qui al Volley Club Frascati c’è un presidente come Massimiliano Musetti che crede molto nei giovani”.

ROCCA DI PAPA (politica) - Il comunicato del circolo locale

ilmamilio.it - nota stampa

"Una situazione imbarazzante. Un imbarazzo già percepito lo scorso anno in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. Rocca di Papa era commissariata e, in prossimità della “Festa della Liberazione”, chiedemmo alla Commissaria quali fossero le sue intenzioni in merito.

E’ opportuno precisare che alcune date istituzionali, come quella del 25 aprile, prevedono la promozione ed il patrocinio di iniziative da parte delle amministrazioni comunali. Non è questa una discrezionalità ma un obbligo istituzionale.

Ci sentimmo rispondere dalla reggente che riteneva che le celebrazioni della Liberazione fossero “divisive” e che la stessa non avrebbe né indetto né partecipato ad alcuna iniziativa. Non scendiamo nel merito dell’analisi delle competenze e della idoneità di una commissaria incapace di ricoprire il ruolo istituzionale cui è preposta. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo assistito a livello nazionale ad una “stretta” in materia di libertà d’espressione tanto da motivare l’incontro sulla “Libertà di stampa in Costituzione” organizzato per il 20 aprile 2024 presso il Centro Anziani. E le sorprese anche quest’anno non sono mancate.

Abbiamo per tempo interessato l’attuale Sindaco a farci conoscere le sue intenzioni in merito alle celebrazioni per il 25 aprile. Lo abbiamo fatto dapprima richiedendo un incontro mai realizzato, successivamente con due missive che l’Amministrazione comunale ha lasciato inevase e quindi con una richiesta di occupazione del suolo pubblico alla quale lo staff del Sindaco, nella persona del Vice Sindaco, ha risposto telefonicamente anticipando il divieto di occupazione dello spazio antistante il cippo in ricordo dei “Martiri Antifascisti” da noi richiesto e proponendo uno spazio alternativo, indicando genericamente Piazza della Repubblica.

E’ opportuno precisare che, negli anni precedenti e con tutte le amministrazioni che si sono succedute, la zona antistante il cippo in ricordo dei “Martiri Antifascisti” è sempre stata la sede della celebrazione del 25 aprile.

La natura di tale risposta è evidentemente puerile e provocatoria. Altrettanto provocatorio l’atteggiamento del Vice Sindaco che, contattato al telefono per chiarimenti dal Presidente della nostra Sezione ANPI, ha chiuso la telefonata e non ha più risposto ai successivi tentativi di contattarlo. Naturalmente le distanze identitarie tra la nostra Associazione e questa compagine amministrativa sono abissali e, pur ritenendo che l’insediamento di questa Amministrazione comunale sia espressione elettorale di un sentimento popolare abbastanza diffuso, riteniamo che un Sindaco debba essere tale per tutti i cittadini e non solo per la sua claque e/o tifoseria. Un Sindaco dovrebbe essere il Sindaco di tutti pur nelle diversità di opinione e non dovrebbe dimenticare la storia.

I Castelli Romani hanno avuto un ruolo importante nella Resistenza. E’ quindi opportuno rammentare alle “memorie corte”, il contributo che anche Rocca di Papa ha offerto alla lotta di Liberazione. L’atteggiamento del nostro Sindaco e del Vice Sindaco, oltre ad offendere l’intera collettività di questo paese, offende il ricordo di tante persone e l’impegno profuso nella lotta di Liberazione dal nazifascismo.

Naturalmente l’ANPI di Rocca di Papa non si lascia intimidire dalla sfrontatezza del Sindaco e del suo Vice e, previa comunicazione alla locale Stazione dei Carabinieri, onorerà la ricorrenza del 25 Aprile presso il cippo dedicato i Martiri Antifascisti deponendo una corona e leggendo dei brani.

Lo farà senza strutture che possano occupare il suolo pubblico ma nella certezza del diritto di non dimenticare la Storia, la Liberazione dal fascismo e la natura antifascista della nostra Costituzione.

ANPI - Comitato Provinciale di Roma

ANPI - Sezione di Rocca di Papa “Giorgio Amendola”

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GENZANO (attualità) - Cosa hanno detto i relatori

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Riguardo alla Convention di Fratelli d'Italia, sul Piano Paesistico e Urbanistico, tenutosi l'altro ieri pomeriggio alla Sala Conferenze Comunale di via Di Vittorio, cerchiamo di capire meglio cosa è emerso, attraverso i commenti di alcuni relatori e ospiti presenti. 

"Uno strumento Urbanistico il PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale) sicuramente valido, che per portare benefici ai nostri territori, deve essere assolutamente modificato. In quanto non soddisfa e non rappresenta più le necessità reali del nostro territorio.  In quanto è stato studiato e realizzato su cartografia molti anni fa, commenta il consigliere comunale di Genzano Rosario Neglia (Lega) presente alla riunione di lunedì pomeriggio con i vertici regionali del settore, come l'assessore all'urbanistica Pasquale Ciacciarelli, la consigliera regionale Laura Corrotti e altri tecnici e dirigenti della Regione Lazio.  " Essendo passati diversi anni da quando è stato studiato, dalle precedenti amministrazioni regionali, i nostri territori hanno subito delle modifiche e va quindi studiato e ampliato radicalmente . L'attuale Amministrazione Regionale Lazio nella persona dell'assessore di riferimento Ciacciarelli , presente a Genzano per il Convegno sul tema, con la collaborazione dell' architetto Demetrio Carini sta lavorando a questo proposito da quando si è insediata. Quindi, conclude Neglia,  c'è l'indirizzo politico di modificare il Piano nella speranza che venga fatto e approvato nel più breve tempo possibile. In quanto è uno strumento che appena modificato servirà e agevolerà gli Enti Locali, come i Comuni, e gli stessi cittadini, per redigere le Varianti ai nuovi Piani Regolatori Generali  ".

Anche Fabio Papalia (FDI) che ha partecipato e contribuito ad organizzare l'incontro insieme alla consigliera regionale Edy Palazzi (FDI), sono convinti che bisognerà aprire al più presto un "Tavolo di Lavoro" con la Regione Lazio e il Ministero dei Beni e le Attività Culturali , per un confronto aperto sul Piano Territoriale Paesistico Regionale. " Al fine di dare specifiche disposizioni ai Comuni e altri Enti interessati, sulle procedure da adottare per la salvaguardia del territorio e dell'ambiente, commenta Edy Palazzi, sono convinta che la nuova giunta regionale riesca in tempi ragionevoli in questo intento di modificare il PTPR e approvarlo, rendendolo pubblico dopo gli aggiornamenti necessari di cui abbiamo parlato. Soprattutto semplificando le normative, la burocrazia, rendendo più scorrevole per amministratori pubblici e cittadini le pratiche edilizie, amministrative e le varianti varie a questo riguardo " . 

Andrea Volpi, parlamentare e sindaco di Lanuvio (FDI) ha commentato in merito : " E' necessario intervenire sugli strumenti urbanistici per migliorare l'assetto del territorio, partendo proprio dal PTPR, aggiornandolo quanto prima per farlo recepire in maniera chiara e netta nei Piani Regolatori Generali dei Comuni. L'attuale Piano è ormai superato dallo stato di fatto di molti Piani Regolatori Generali comunali ed incoerente con l'evoluzione del territorio, e in alcuni casi obsoleto ed errato. Nel Convegno di Genzano abbiamo provveduto tra le parti interessate in campo, a tracciare le strategie per risolvere e semplificare queste problematiche, che saranno all'ordine del giorno dei prossimi incontri che avremo in Regione e al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, per risolvere queste pietre di inciampo burocratiche " . 

La Regione Lazio, come le altre regioni italiane,  adotta questo strumento urbanistico per la tutela del paesaggio e la conservazione dei beni territoriali architettonici, ambientali e culturali. Quando è stato introdotto il piano paesaggistico ? La Legge Bottai del 1939 introduceva per la prima volta il Piano Paesistico, come strumento per la regolamentazione e l'utilizzo delle zone di interesse ambientale, da redigere a cura del Ministero e da depositare nei singoli Comuni.

L'ultimo Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) è stato Approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 5 del 21 aprile 2021, pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lazio n. 56 del 10 giugno 2021, Supplemento n. 2.

Il PTPR intende per paesaggio le parti del territorio i cui caratteri distintivi derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni nelle quali la tutela e valorizzazione del paesaggio salvaguardano i valori che esso esprime quali manifestazioni identitarie percepibili come indicato nell'art. 131 del Codice dei beni culturali e del paesaggio DLgv. 42/2004. 

Il PTPR assume altresì come riferimento la definizione di "Paesaggio" contenuta nella Convenzione Europea del Paesaggio, legge 14/2006, in base alla quale esso designa una determinata parte del territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.

Il paesaggio è la parte del territorio che comprende l'insieme dei beni costituenti l'identità della comunità locale sotto il profilo storico-culturale e geografico-naturale garantendone la permanenza e il riconoscimento. Il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale è lo strumento di pianificazione attraverso cui, nel Lazio, la Pubblica Amministrazione disciplina le modalità di governo del paesaggio, indicando le relative azioni volte alla conservazione, valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi.

Il PTPR riconosce il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita della collettività e ne promuove la fruizione informandosi a principi e metodi che assicurino il concorso degli enti locali e l'autonomo apporto delle formazioni sociali, sulla base del principio di sussidiarietà. Il Piano sviluppa le sue previsioni sulla base del quadro conoscitivo dei beni del patrimonio naturale, culturale e del paesaggio della Regione Lazio . 

Seguiranno anche altri incontri nei Comuni della Regione Lazio, al fine di ascoltare le idee dei sindaci, amministratori comunali, associazioni del territorio, con i dirigenti di settore e gli amministratori regionali di riferimento come fatto nel Convegno di Genzano. 

"Nel perseguire l’obiettivo di una concreta ed efficace semplificazione della normativa vigente in materia urbanistica,  resa necessaria da una forte stratificazione e sovrapposizione dei testi vigenti con conseguenti problematiche riscontrate giornalmente dai settori tecnici dei comuni del Lazio - dichiara l'assessore regionale all'urbanistica Pasquale Ciacciarelli - diviene necessario, tra le varie misure intraprese, procedere ad una organica revisione del PTPR.
È nostra intenzione a tal fine anticipare il termine per la revisione dello strumento,  così da procedere ad aggiornare la relativa cartografia con i recenti voli aerei,  come la Carta dell’Uso del Suolo, e le varie tavole del PTPR.  Aprendo un apposito tavolo con il Ministero dei Beni Culturali. 
 
 
Tali interventi consentirebbero infatti di armonizzare tale strumento paesistico con i restanti Piani Regionali come il Piano delle Attività Estrattive ed il Piano dei Porti, consentendo così coerente ed unitaria la lettura complessiva della materia. 
 
Una volontà riformatrice di tale strumento che rispecchia ed è quindi conforme con il nuovo indirizzo che, come governo di centro destra, si vuole dare alla materia urbanistica in questa regione"
 

Nelle foto sopra da sinistra la consigliera regionale Laura Corrotti (FDI), l'assessore regionale all'urbanistica Pasquale Ciacciarelli (Lega) e il consigliere comunale di Genzano Rosario Neglia (Lega) al Convegno tenutosi a Genzano sul PTPR.

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VELLETRI (attualità) - Saranno presenti due degli autori, esperti del settore ambientale e del trattamento chimico dei rifiuti Aldo Garofolo e Giuseppe Girardi con la collaborazione sempre attiva del Coordinamento che dice NO Inceneritore, Biogas e Discariche di Albano.

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Il libro, che sarà presentato al Dopolavoro Ferroviario il 28 aprile, si propone di informare e soprattutto stimolare riflessioni e approfondimenti analizzando dal punto di vista tecnico e normativo le ragioni per le quali il progetto dell’inceneritore da 600 mila tonnellate di rifiuti a servizio della Capitale, ma previsto a un passo dai Colli Albani, della zona dei Castelli  ( Via Ardeatina km 22-via Cancelliera).

Rappresenta, per gli autori del libro, una soluzione anacronistica, inquinante, dannosa per la salute, costosa per i contribuenti e alternativa alla raccolta differenziata e che, anziché contrastare i cambiamenti climatici, contribuisce ad accentuarne gli effetti perversi. L'appuntamento è alle 18.30 di Domenica prossima in piazza Martiri d'Ungheria 1, nei locali de Dopo Lavoro Ferroviario adiacente alla Stazione di Velletri .

Saranno presenti due degli autori, esperti del settore ambientale e del trattamento chimico dei rifiuti Aldo Garofolo e Giuseppe Girardi con la collaborazione sempre attiva del Coordinamento che dice NO Inceneritore,  Biogas e Discariche di Albano.

Il libro si intitola " L' Inceneritore  di Roma, una scelta sbagliata " è stato portato a termine da ; Aldo Garofolo,  Enrico Del Vescovo, Giuseppe Girardi, Massimo Cerani,  Francesca Mazzoli, Paolo Barzilai, Franco Medici.

 

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