Rocca di Papa: questa la Giunta della Sciamplicotti - I NOMI & LE FOTO
12-06-2016
ROCCA DI PAPA - Deleghe ancora da definire: nell'Esecutivo la candidata Pd porterà Querini, Croce, Pucci, Giancarli e Retico
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Silvia Sciamplicotti scende sul ring dell’Aula consiliare, contrattacca senza gettare fango e presenta la sua squadra. Una mattinata dai toni alti, col microfono che in più di qualche occasione gracchia perché la candidata sindaco del Pd urla quasi. Ad una settimana esatta dal decisivo ballottaggio di domenica prossima contro Emanuele Crestini, la Sciamplicotti cala le sue carte.
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Questa la squadra, con deleghe da “ragionare insieme”: e sono vere e proprie nomination che la candidata del centrosinistra ufficializza ad una settimana dal decisivo ballottaggio contro Emanuele Crestini. Maurizio Querini, per l’impegno che ci ha sempre messo in questi anni. Elisa Pucci, donna per bene ed avvocato. Eleonora Giancarli, mamma e molto impegnata per la città. Andrea Croce, praticante avvocato e da mesi punta di diamante dello staff della candidata sindaco. Mauro Retico (Pd), laureato in Economia e forte elemento di collegamento con la città.
Ma nel suo lungo intervento, un monologo, la Sciamplicotti parte da lontano ricordando il passato e l’inizio del percorso politico come prima assessore donna: proprio alle donne la candidata chiede il primo sostegno.
"La differenza la fa la conoscenza della città: basta vittimismo, il bicchiere non è pieno, è vero, ma è necessariamente mezzo pieno e non completamente vuoto come i professionismi del pessimismo vogliono far intendere. E io sono al servizio della città", ha detto la Sciamplicotti.
In Aula, sui banchi dei consiglieri comunali, Marika Silvia Sciamplicotti ha voluto tutta la squadra che l'ha sostenuta in questi mesi. "Sono molto orgogliosa di questa squadra, in termini ampi: dal più votato all'ultimo candidato consigliere. Oggi io ho la responsabilità politica di creare una nuova classe dirigente e voglio dare a questi giovani quella stessa possibilità che io ho avuto dieci anni fa quando Pasquale Boccia mi volle con sè. Quello di oggi è il risultato di un percorso lungo, partito in autunno e passato per il momento decisivo delle Primarie del 20 marzo".
"Del mio passato amministrativo - ha proseguito - prendo il buon lavoro fatto ma mi rendo perfettamente conto che serve un nuovo slancio propulsivo che non si fa né col populismo né con gli attacchi personali. Il nuovo slancio si fa guardando in faccia la gente e non giocando solo con i social network. La verità, che è diversa da come qualcun altro la racconta, è che in questi anni difficilissimi abbiamo chiuso bilanci senza togliere un euro al sociale. Da sindaco, avrò responsabilità umana e politica di ricreare quel tessuto sociale che io in questa campagna elettorale non ho contribuito a distruggere. Non sono scesa in quel ring: noi siamo persone per bene, servono critiche costruttive. servono sinergie: altrimenti chiunque sarà il sindaco eletto, non sarà il sindaco di tutti. Chi vincerà il 19 sarà il sindaco di tutti da un attimo dopo e dovrà recuperare quelle grate, quelle spaccature anche famigliari create".
La forte rivendicazione del percorso politico ed umano compiuto in questi mesi. "Io non sono cambiata in campagna elettorale. Silvia è sempre quella. L’impegno sociale si fa con le azioni e non con le chiacchiere".
Prima di annunciare i nomi degli assessori, la candidata ha voluto preparare il campo. "Grazie a tutti per questi anni: in primis a Pasquale Boccia perché ci ha messo tanto. Allo stesso modo devo ringraziare Maurizio Querini, un uomo che ama la sua città: a loro due devo un pubblico riconoscimento". Quindi i nomi di Querini (cui spetterà in caso inevitabilmente il ruolo di vice sindaco), Croce, Pucci, Giancarli e Retico
Poi si torna a parlare di impegno per una città oggettivamente uscita stanca dalla lunga amministrazione Boccia. "Fondamentale è il rapporto personale: adesso è fondamentale rilanciare i comitati di quartiere con un rapporto sano che sia rispettoso delle parti e che però recuperi la funzione di questi organismi. Quei cittadini che usciranno dai comitati di quartiere, grazie ad una modifica al Regolamento comunale che intendo adottare tra le prime azioni, siederanno qui tra noi e dovranno dimostrare che fanno anche loro gli interessi della collettività".
Tre obiettivi immediati, da subito: sviluppare il patrimonio boschivo, occuparsi ancora e fattivamente dell'abusivismo edilizio vero tema di questi mesi e valorizzazione di quello che la Sciamplicotti chiama monopolio di prodotto. Delicato il fronte dell'abusivimo. "Ho il dovere di non prendere in giro nessuno ma di essere vicino ai cittadini nell’individuazione delle soluzioni. Non ho mai confuso i miei ruoli in questi mesi e sarebbe stato facile: i ragionamenti vanno fatti interfacciandosi con le istituzioni superiori, non promettendo cose che poi non si capisce come dovrebbero essere mantenute. Ora abbiamo il dovere di risolvere la problematica: le persone che hanno costruito abusivamente hanno sbagliato lo sanno ma hanno fatto grandi sacrifici. Ora dunque è inutile che parli chi fino ad oggi ha lucrato. Ora ragioneremo sul governo di questo processo, non banale: ma saremo sempre vicino ai cittadini".
Capitolo monopolio di prodotto. "In questi anni abbiamo puntato, e con coraggio sul nostro prodotto ma c'è ancora tanto da fare. Parlo del teatro (che oggi non è più una struttura gestita in maniera "personale" ed è invece una struttura che funziona), delle vedute, ambiente, prodotti tipici".
C'è un altro fronte da anni rovente. "Sul capitolo antenne stiamo raggiungendo risultati importanti, eccezionali. Azioni importanti fatte che iniziano a dare i primi frutti: sapete perché non si può fare l’esproprio? Perché le legittima e noi non vogliamo legittimare".
Quindi baci, abbracci e foto. Domenica prossima sarà una battaglia. L'ultima: dentro o fuori.
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