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Abusivismo, arriva la stagione delle demolizioni nei Castelli romani?

08-01-2016

CASTELLI ROMANI - Il protocollo d'intesa Regione-Procura inizia a sortire i suoi effetti. Dopo le prime 200 richieste di condono respinte a Rocca Priora, il fenomeno potrebbe espandersi presto in tutti i comuni che in passato hanno visto il dilagare dell'illecito edilizio

ilmamilio.it

La lunga stagione dell'abusivismo edilizio nei castelli romani potrebbe presentare ora il suo conto. La prima notizia è trapelata da Rocca Priora, dove in questi giorni sono arrivate in questi giorni le lettere del Comune con le quali si è comunicata la mancata concessione del condono edilizio richiesto più di dieci anni fa grazie alla legge 326/2003. Quasi 200 i casi, ma potrebbero essere di più. A muovere il provvedimento non una decisione qualsiasi, ma il protocollo d’intesa firmato lo scorso 26 giugno dalla Regione Lazio e dalla Procura della Repubblica di Velletri con l’obiettivo contrastare in maniera coordinata il fenomeno dell’abusivismo. Altri procedimenti sono in corso nell'area, con un centinaio di casi a Frascati e a Rocca di Papa, oltre settanta a Grottaferrata e una cinquantina a Marino. Altre cittadine delle colline romane potrebbero essere interessate dal procedimento. I numeri al momento sono di primo approccio e non supportati da riscontro effettivo. Nei prossimi giorni se ne saprà di più con delle verifiche concrete.

Il protocollo Regione-Procura prevede una collaborazione per agevolare e rendere più veloce l’esecuzione delle sentenze e dei decreti che prevedono la demolizione di manufatti illeciti. Tra le altre cose il documento dà anche la possibilità alla Procura di Velletri di nominare come consulenti tecnici del Pubblico Ministero dipendenti regionali che siano in possesso delle competenze professionali idonee: questi incarichi verranno assegnati seguendo criteri di designazione a rotazione. La consulenza tecnica si divide in due fasi: la prima prevede le verifiche tecniche per accertare la fattibilità pratica della demolizione, la seconda, conseguente alla prima, consiste nell’attività di calcolo dei volumi da abbattere e nell’individuazione delle imprese idonee. L’intesa prevede tra le altre cose che i Comuni possano accedere per effettuare le eventuali demolizioni al Fondo regionale di rotazione per le spese connesse alle attività di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio. In questo modo, attraverso l’anticipazione del Fondo, i Comuni potranno liquidare tutte le spese relative agli interventi di demolizione.

Il Procuratore di Velletri, Francesco Prete, in occasione della sigla del protocollo, aveva dichiarato: ''Le demolizioni degli immobili abusivi si sono spesso scontrate, nel nostro Paese, con atteggiamenti di resistenza più o meno aperta. Oggi, con questa convenzione, vengono poste le basi per rendere effettiva la risposta giudiziaria, che troppe volte si è fermata alla pronuncia di condanne concretamente inefficaci”.

I milioni di metri cubi edificati e non sanati in ogni località dei castelli romani, in forme più o meno diffuse anche nelle zone vincolate, sono oggi sotto la lente di ingrandimento, valutabili caso per caso. Nei prossimi mesi gli sviluppi della vicenda potrebbero essere importanti e da seguire.

 



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