Sisma, arrivano le prime casette ad Amatrice. Scoperto sciacallo del web: il suo Iban per le donazioni
29-11-2016
In Corso Umberto I si rimuovono le macerie
Questa mattina, nella città reatina di Amatrice, sono arrivate le prime due Soluzioni Abitative d’Emergenza (Sae), una di 40 e l’altra di 60 metri quadrati, che verranno installate nell’ex campo Lazio. ''L’arrivo delle prime casette era previsto per il primo dicembre e il fatto che si siano, anche se di poco, anticipati i tempi – commenta il sindaco Sergio Pirozzi - è un’ottima notizia che ci porta a essere ottimisti e a credere che entro Natale, come da programmi, venticinque nuclei familiari avranno un’abitazione nella nostra Amatrice''. Il primo cittadino ha aggiunto che ora lo sguardo della comunità è rivolto al futuro, alla ricostruzione. ''Sappiamo tutti come sia difficile mettere da parte gli individualismi in situazioni delicate - ha concluso- ma anche se è una partita difficile, sono certo che la mia gente non mi deluderà''.
Una notizia accolta con ottimismo, dunque, parallelamente al proseguimento delle attività di sgombero delle macerie in Corso Umberto I (nel frame in alto). Obiettivo dell’operazione è liberare l’area entro i primi giorni di dicembre e consentire l’accesso ai mezzi di soccorso ed altri interventi sui beni di interesse storico. Vigili del Fuoco, Carabinieri, personale del Mibact ed Esercito sono tutti impegnati nell'impresa, oltre ad una ditta incaricata alla rimozione delle macerie dalla Regione Lazio. Il materiale sarà selezionato e differenziato.
Purtroppo è notizia di oggi che ancora agiscono sciacalli sul web. Uno di loro è stato scoperto e denunciato dai Carabinieri della Tenenza di Norcia. L’uomo, un 47enne residente a Roma, aveva pubblicato su Facebook una richiesta di aiuto per le popolazioni di Norcia ed Amatrice, indicando un codice IBAN che poi si è scoperto essere intestato proprio al denunciato.
La costante opera di vigilanza svolta dai militari dell’Arma fin dalle primissime fasi del sisma, ha permesso di individuare prontamente la truffa, e di evitare così che donazioni fatte col cuore finissero invece nelle mani di persone senza scrupoli. La posizione dell’uomo, denunciato per tentata truffa, è ora al vaglio della competente autorità giudiziaria, alla quale è stato richiesto il sequestro del citato conto corrente.