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Marino, una maratona per Vincenza Sicari

22-06-2016

MARINO - Quando si fa una maratona, le basi dalle quali partire sono: allenamento, resistenza, fiato, forza di volontà. A volte tutto ciò non basta, a volte le maratone a cui ti sottopone la vita sono qualcosa di fin troppo estenuante, al punto tale che anche un’atleta che di maratone ne ha vinte ben cinque, a livello nazionale, europeo e mondiale, ne esce distrutta nel fisico e nello spirito.

“Vi prego aiutatemi. Il mio è un calvario, sto andando incontro alla morte. Ed ogni minuto che passa capisco che è una sensazione terribile“. Ha la voce strozzata dall’emozione e dalla paura Vincenza Sicari. Lei, lodigiana, 37 anni, dopo una splendida carriera da maratoneta all’insegna del dinamismo e della corsa, è inchiodata a un letto dell’Ospedale di Pisa, aggrappata con disperazione alla vita mentre un male sconosciuto sta vincendo la gara contro la sua forza di volontà. Nel 2013 le ultime gare, poi l’inizio dell’incubo. L'atleta che ha sempre vissuto ai Castelli Romani, nella "sua" Santa Maria delle Mole, dove è ancora amata e apprezzata da tutta la comunità, dice con un filo di voce : “Avevo febbre di frequente, mi sentivo spossata. In poco tempo non riuscivo neppure a camminare. La mia è una malattia degenerativa neuromuscolare”.

Da allora visite, analisi, ricoveri. Ma nessuna cura efficace, nonostante gli sforzi dei medici dell’Istituto Sacco di Milano e della dell’Ospedale di Legnano. La realtà è che servirebbe l’intervento di specialisti neuromuscolari e ricerche più approfondite. I viaggi della speranza, da Milano a Crema, da Legnano a Genova, e poi Genova e Roma, non hanno portato a una diagnosi sicura. “Una tac ha rivelato un tumore al timo, ma di più non si riesce a fare“, ha dichiarato tristemente la Sicari. “Da più di un mese sono a Pisa, faccio tutto da sdraiata, non muovo più la testa. Non so neppure quanto peso, forse meno di 40 chili“.

La Sicari non vuol smettere di lottare: “Tornerò a Milano e a Legnano, forse da lì mi indirizzeranno all’estero ma quello che fin qui mi è successo è assurdo. Le istituzioni? Certo, ho sentito anche il ministro Lorenzin, mi ha detto di chiamare la direttrice sanitaria della regione Toscana, ma qui non si muove nulla”. Inquietante la quasi assoluta indifferenza del mondo dello sport: Solo Il presidente del Coni, almeno lui, ha capito, e si è interessato personalmente. Dopo tanti appelli dispersi nel vuoto “mi rimane solo la fede e il mio passato da sportiva. Proprio perché sono stata atleta riesco a reagire. Prima passavo le giornate a piangere, ora ho finito anche le lacrime ma ho ancora voglia di combattere. Lo sport mi ha insegnato tanto, altrimenti mi sarei arresa prima ". Qualche anno fa Vincenza Sicari partecipò alle Olimpiadi con i colori dell'Esercito Italiano,  fu premiata in comune dall'allora sindaco Adriano Palozzi, insieme al suo allenatore del posto Americo Spaccatrosi. Così ora tutti i suoi numerosi amici dei Castelli Romani hanno organizzato una Maratona della Solidarietà, l'iniziativa in suo favore dal tema "Run For Vincenza Sicari", che si terrà sotto forma di Passeggiata Sportiva, nella frazione di Santa Maria delle Mole a Marino con raduno Sabato prossimo alle 17 presso il Parco della Pace a Cava dei Selci. con il patrocinio del comune e di numerose associazioni locali di volontariato e sport. Una spinta verso la solidarietà.



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