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Frascati, punto primo: abbattere la scritta verde di piazza Marconi. Poi Aula a Falcone e Borsellino

04-07-2017

FRASCATI (attualità) - Nell'autunno del 2015 molti di quelli che sono ora in maggioranza si schierarono con forza per la rimozione di FrascatitacsarF

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E' stato per mesi uno dei tormentoni più in voga in una Frascati che pur avendo problemi molto più urgenti ed importanti da affrontare e risolvere si è ritrovata a parlare e a spaccarsi sul cogente quesito: scritta verde di piazza Marconi sì, scritta verde no.

Un sondaggio svolto all'epoca da ilmamilio.it evidenziò che effettivamente la scritta verde piaceva poco ai frascatani che dissero "no, grazie" con un largo 65%.

Contro la scritta, realizzata dall'Amministrazione Spalletta nell'autunno 2015 in occasione del restyling di piazza Marconi e costata all'epoca circa 11mila euro (LEGGI l'articolo) si espresseso quasi tutte le opposizioni, in particolare Alessandro Adotti che presentò una mozione ad hoc. Non solo: contro la scritta si animò anche un comitato spontaneo che, Stefano Baccani a parte, in pratica vedeva protagonisti - da Roberto Eroli a Basilio Ventura, da diversi posiani a Damiano Cimmino - moltissimi di quelli che oggi siedono in maggioranza (LEGGI l'articolo dell'8 novembre 2015).

Le richieste del comitato e delle opposizioni vennero sostenute anche dalla raccolta di circa 1000 firme.

Si dirà: ci sono cose molto più urgenti da affrontare. Ovvio che sì: anche nel 2015 c'erano cose molto più urgenti da affrontare ma la questione per mesi occupò le cronache e le agende politiche.

Poco importa se oggi, alla prova dei fatti, la scritta verde finisce nelle foto di tutti i turisti, dei ragazzi, di chi si scatta un selfie a Frascati ed è, piaccia o no, un segno riconoscibile di Frascati.

C'è un'altra questione, anche questa non prioritaria ma che comunque fu oggetto di discussioni in Aula e di duri attacchi politici, che la maggioranza di Roberto Mastrosanti dovrebbe auspicabilmente affrontare nelle prossime settimane. Quella dell'intitolazione dell'Aula consiliare ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (LEGGI l'articolo del 13 febbraio 2016) che, necessariamente, dovrebbe essere questione da risolvere con un semplice passaggio consiliare.

Riassumendo: via la scritta verde, Aula intitolata ai due giudici martiri. Altrimenti non potrebbe essere.



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