Ricerca nell'archivio:

A caccia della terza immensa nave romana nel lago di Nemi: oggi scandagliato il lago - FOTO & VIDEO

06-04-2017

NEMI (attualità) - Questa mattina prima uscita per le nuove strumentazioni arrivate dalla Calabria nel "press-day" organizzato dalla Amministrazione comunale

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

La terza nave romana, se c'è, prima o poi dovrà saltare fuori.

E la campagna di ricerche avviata, nella sua seconda fase dopo le prime esplorazioni della scorsa estate, in questi giorni potrebbe essere decisiva. Nel bene o nel male.

VEDI LE FOTO

Questa mattina nelle acque del secondo bacino lacustre castellano, di fronte alle telecamere di mezza Italia, il sindaco Alberto Bertucci accompagnato dall'assessore Nanni Libanori, i carabinieri del Nucleo sommozzatori, la Guardia costiera di Roma (presente anche il comandante, capitano di vascello Fabrizio Ratto Vaquer) e lo specialista dell'Arpa Calabria, Luigi D'Attola hanno immerso il "side scanner sonar" a visione laterale di precisione che ha percorso il primo tratto di lago. A seguire le operazioni anche la direttrice del Polo museale del Lazio, Edith Gabrielli e la sua collaboratrice Gabriella Musco.

Un'attività, ha tenuto a precisare il sindaco Bertucci, condotta praticamente a costo zero "e con la partecipazione e la collaborazione di tutti gli enti ed i soggetti interessati".

VEDI IL VIDEO


Uno strumento dal quale ci si attende una scansione puntuale del fondale del lago di Nemi nel corso dei prossimi tre giorni di lavoro: a dare risposte più indicative sarà però l'altro degli strumenti portati a Nemi dalla calabria ed utilizzato di recente nella zona di Riace, il "sub bottom profiler", in grado di "penetrare" anche gli strati superficiali dei depositi limacciosi e sabbiosi del fondo.

A guidare la comitiva, l'architetto Giuliano Di Benedetti, il deus ex machina di questa operazione che, iniziata un po' in sordina, sta iniziando ad appassionare e ad attirare l'attenzione dei media.

LEGGI l'intervista in esclusiva a Di Benedetti

Di Benedetti, a seguito di un attento e lungo studio dei documenti storici, dal 1400 in poi, è convinto di aver individuato il punto esatto dove si troverebbe la terza gigantesca nave romana: sotto il costone di Genzano, semicoperta da frane terrose e potenzialmente anche parzialmente sopra il pelo dell'acqua.

Finale presso il Castagnone, ristorante non a caso: la famiglia di Renzo Gabbarini quasi un secolo fa contribuì direttamente alle operazioni di recupero delle 2 navi riemerse.

Se la nave, come sostiene Di Benedetti, è affondata nei pressi della riva lato Genzano e soprattutto se esiste ed ha le dimensioni immense di cui si dice, dovrebbe presto dar traccia di sè. Ed a quel punto, ma solo a quel punto, inizierebbe un viaggio assolutamente affascinante.

 



Il Mamilio || Proprietario ed Editore: Associazione Territorio || Direttore Responsabile: Marco Caroni || Redazione: Via Enrico Fermi 15, 00044 - Frascati (Rm) - tel. 331.91 88 520 Quotidiano Telematico di informazione www.ilmamilio.it || Non si riconosce alcun compenso o attestazione per articoli e foto pubblicate anche se firmate, salvo differenti accordi scritti particolari Registrato al Tribunale di Velletri n. 14/10 del 21/09/2010 - Copyright © 2024