Scissione Pd, saltano i Congressi di Rocca di Papa e Genzano. Maugliani: "Meglio riflettere"
21-02-2017
ROCCA DI PAPA (politica) - Si sarebbe dovuto votare domenica 26 febbraio. Oggi il segretario provinciale porta la proposta in direttivo
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Lo avevamo scritto proprio ieri illustrando l'effetto tsunami, inevitabile sul piano politico locale, di quella che ormai appare come l'ineluttabile scissione del Partito democratico (LEGGI l'articolo).
I Congressi del Pd di Rocca di Papa e Genzano previsti per domenica 26 febbraio, dunque, sono rinviati a data da destinarsi.
"Nella direzione provinciale di questo pomeriggio - dice il segretario provinciale del Partuto democratico Rocco Maugliani - presenterò questa che mi pare una inevitabile decisione visto quanto sta accadendo a livello nazionale. Credo dunque che sia opportuno un supplemento di riflessione".
Una scelta più che doverosa dal momento che proprio i circoli di Rocca di Papa e Genzano (ma si sarebbe dovuto votare anche altrove, Cerveteri compresa) sono quelli con più alta presenza di scissionisti o presunti tali.
In particolare, come più volte scritto, proprio a Rocca di Papa in caso di scissione (ma comunque in ogni caso considerata la situazione), ci si sarebbe trovati di fronte ad una sola lista costruita attorno alla figura di Maurizio Querini, uno dei più convinti animatori dell'associazione "Noi domani" contigua alle posizioni di Roberto Speranza, uno dei 4 scissionisti per eccellenza. Il rischio sarebbe stato quello insomma, paradossale, di un Congresso senza lista dal momento che a quel punto Querini non avrebbe certamente potuto diventare segretario locale di un partito al quale potrebbe più non appartenere dalle prossime ore. Lo stesso dicasi dell'ex sindaco Pasquale Boccia, schierato sullo stesso fronte e al fianco di Carlo Ponzo.
Simile la situazione di Genzano, con gli scissionisti Luca Lommi, Martina Ortolani, Giordano Bianchi e via dicendo che avevano presentato la candidatura di Gianluca Ercolani in opposizione a quella, non ancora formalizzata ma a questo punto evitabile, dell'ala renziana del partito, radunata intorno a Flavio Gabbarini ed Ileana Piazzoni.
Da valutare poi quale sarà l'effetto della decisione dell'ultima ora assunta da Michele Emiliano, uno di quelli che più ha soffiato sul fuoco della scissione in queste settimane e che proprio in queste ore avrebbe scelto di restare e di partecipare alla Direzione Pd. Un Emiliano che anche sul locale ha i suoi fan.
Un vero caos. Ha ragione Maugliani: "Occorre un supplemento di riflessione" su quanto sta accadendo e di cui i protagonisti, di qua e di là, dovranno assumersi la piena responsabilità.