Frascati, il costituendo comitato al commissario: "La Ztl non si tocca, raccoglieremo le firme"

09-02-2017

FRASCATI (attualità) - Lettera aperta al delegato prefettizio Bruno Strati pronto ad accogliere le richieste dei commercianti. "Allora riapriamo anche quelle strade chiuse al traffico da anni come via Piave"

ilmamilio.it

Da cittadini ed ex amministratori riceviamo e pubblichiamo.

"Lettera aperta al Commissario straordinario del Comune di Frascati

Dott. Bruno Strati

Sorprende anzitutto che su un problema di così vasta portata sia stata avvertita l’esigenza di ascoltare solo una parte in causa: i rappresentanti del commercio cittadino (LEGGI l'articolo).

Eppure nei giorni scorsi non erano mancati sui media locali spunti e riflessioni che portavano in tutt’altra direzione.

In questa sede non sono in discussione i problemi del commercio cittadino né tantomeno l’importanza di questo settore nella vita cittadina; sono solo in discussione i sistemi ipotizzati per creare le condizioni ottimali per il suo sviluppo.

La battaglia del commercio è epocale: la grande distribuzione che circonda il tessuto urbano della città, l’e-commerce e la crisi economica sono fatti di così vasta portata che è difficile individuare strategie di difesa.

E non è certo una strategia vincente quella di affollare di traffico automobilistico città (come Frascati) con strutture urbanistiche tali da determinare una coesistenza, obbligata ma non pacifica, tra le autovetture e i pedoni.

È non è certo strategia vincente quella di costringere i potenziali acquirenti a preoccuparsi più della propria incolumità che dell’offerta commerciale.

Solo un cittadino, libero da tali preoccupazione, può prestare attenzione all’offerta commerciale: lo dimostra il fatto che le zone permanentemente chiuse al traffico sono quelle che soffrono meno la crisi del commercio.

Venendo alle proposte dell’Uif, si può tranquillamente affermare che risultano incomprensibili e fortemente lesive dei diritti dei cittadini: v’è di più le scelte proposte si presentano in contrasto totale con la storia sociale della nostra città.

Chiunque abbia memoria sa che i momenti di massima aggregazione sociale cittadina si condensano nella giornata di sabato (con picco al sabato pomeriggio) e la domenica mattina: scarsa è l’affluenza al centro dei residenti la domenica pomeriggio. Guarda caso proprio in questi momenti della settimana è sospesa la ZTL, facendo crollare o fortemente contrastare i momenti di aggregazione sociale.

E, di grazia, qual è il senso di una ZTL (soprattutto nel periodo invernale) che va dalle 21:30 alle 03:00: sembra quasi una concessione per dire che a Frascati formalmente c’è l’isola pedonale a meno che si voglia ipotizzare che questa scelta è fatta per i sonnambuli e i lupi mannari.

Una considerazione finale: la ZTL è operativa (con diverse modalità) da decenni (dal 1989, salvo marginali errori di memoria) ed è stata confermata da diverse amministrazioni democraticamente elette che hanno inteso in tal modo rappresentare la volontà dei cittadini da esse rappresentati; può un commissario, per bravo ed attivo che sia, disattendere di fatto quanto democraticamente da anni è confermato dai cittadini attraverso i propri rappresentanti?

Discutiamo pure ma si sappia che i cittadini si adopereranno per far valere i propri diritti: a breve sarà organizzata una raccolta firme intese a preservare la libertà dei cittadini di vivere e godere della propria città per un minimo lasso di tempo almeno significativo per durata e qualità.

Un’ultima provocazione: se, malauguratamente, si dovesse optare per la riduzione della ZTL, chiediamo che sia attuata la stessa misura anche per via Piave e le altre strade del centro chiuse al traffico. Non si capirebbe, altrimenti, perché penalizzare gli operatori commerciali di quelle vie cittadine".