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"Noi domani" e il balletto sul perimetro del Partito democratico

13-11-2016

CASTEL GANDOLFO (politico) - Il nuovo soggetto politico presentatosi il 25 ottobre a Frascati e raggruppato attorno alla figura di Carlo Ponzo sembra già essersi riposizionato. Molto più fuori al partito

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Un'analisi che è doveroso fare. Dentro o fuori dal Partito democratico? All'interno o all'esterno del perimetro di un Pd del quale, poi, sarebbe da intendere l'effettiva rigidezza della linee di demarcazione?

L'associazione "Noi domani", lanciata ufficialmente nello scorso 25 ottobre in occasione della presentazione "costituente" di Villa Mercede a Frascati (LEGGI l'articolo) sembra in via di veloce riposizionamento per quanto proprio in quella occasione venne rimarcato - a più riprese ed alla presenza di molte bandiere del Pd - che l'alveo naturale di attività del soggetto in via di costituzione (ed a quanto risulta non ancora di fatto costituito) fosse proprio quello del Partito democratico. Questo rimarcarono in primis e con forza l'ospite d'onore Roberto Speranza, esponente di spicco dell'ala minoritaria parlamentare del partito di Renzi, ma anche Pasquale Boccia e Carlo Ponzo da Rocca di Papa e Daniele Ognibene da Velletri (LEGGI l'articolo). Inevitabilmente più smussata nel merito fu la posizione di un Maurizio Colacchi più impegnato a demolire l'ex amica e da quasi due anni grande avversaria Milvia Monachesi che a definire i limiti della propria partecipazione all'iniziativa.

Di fatto proprio da Castel Gandolfo si riaccende un dibattito che vede ora la "Noi domani" riposizionarsi decisamente rispetto a quanto annunciato il 25 ottobre. Il comunicato col quale, nelle scorse ore, la costituenda associazione ha replicato alla famosa lettera con la quale la Monachesi chiedeva a Speranza, Renzi, Melilli e Maugliani quale fosse la posizione di Colacchi relativamente al Pd (LEGGI l'articolo) segna un riposizionamento del nuovo soggetto con l'ulivo nel sangue ben inciso.

Quando quelli di "Noi domani" scrivono che "“Noi Domani” è una libera associazione, non un movimento politico. Vi aderiscono iscritti al Pd, ex iscritti al Pd e tanti cittadini attualmente non aderenti al Pd, ma che hanno sempre sostenuto il centrosinistra. Ci unisce un giudizio non del tutto positivo su questo Pd e vorremmo provare a dare il nostro contributo e le nostre idee per migliorarlo, per renderlo diverso, plurale, aperto alle diversità, vorremmo ritrovare i valori fondanti che hanno unito le due grandi anime del centrosinistra in quel progetto" è evidente che si tratti di un riposizionamento decisamente sulla linea di perimetro del Pd stesso, probabilmente più fuori che dentro (LEGGI l'articolo).

Ebbene, un chiarimento da parte del soggetto politico in via di costituzione, che si è espresso formalmente per il "no" al referendum appare d'obbligo.

Delle due, l'una: comunque blindata nel centro sinistra, l'associazione deve scegliere se essere dentro o fuori al Pd. Perché dal 25 ottobre a ieri, 12 novembre, la posizione è già cambiata. Eccome.



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