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Il testamento di Spalletta: "Volevo cambiare Frascati e la politica"

30-07-2016

FRASCATI - In un breve post su Facebook l'ex sindaco commenta la sua caduta. Per la città, mortificata da un finale deprimente, prossimo un lungo commissariamento fino alla primavera inoltrata del 2017

ilmamilio.it

In silenzio per settimane, senza alcun annuncio ufficiale neanche quando si è dimesso, l'ex sindaco Alessandro Spalletta ha affidato ieri a Facebook il suo "testamento" da primo cittadino. Poche righe peraltro scevre da ogni polemica se non un vago accenno a quanto trovato al proprio arrivo.

"Il mio messaggio di commiato è rivolto a tutti i cittadini di Frascati, a tutti quelli che hanno creduto in me e mi hanno scelto come il loro Sindaco. A tutti loro la mia riconoscenza e la mia gratitudine per avermi permesso di vivere questa esperienza al servizio loro e della città.

Oggi forzatamente s'interrompe qui, con il rammarico di non aver potuto portare a compimento il mio mandato e di raggiungere il mio principale obiettivo, quello di dare atto ad un nuovo inizio, ad un nuovo modo di fare politica a Frascati.

Di questo me ne dispiaccio con la cittadinanza tutta e me ne assumo la responsabilità.

Ma è pur certo che il mio tempo, la mia dedizione, la mia passione e la mia professionalità, sono state rivolte per il bene di Frascati alle tante azioni intraprese per comprendere "le carte" e le "storie passate" in esse contenute e, per cercare di dar loro risposte concrete e risolutive.

Il mio impegno personale, professionale e sopratutto politico è stato indirizzato a ricercare soluzioni collegiali e condivise per evitare l'inevitabile commissariamento dell'Ente. Oggi il mio augurio per Frascati è che questo percorso, trovi completa soddisfazione sino al completo risanamento e al meritato rilancio di una meravigliosa città che merita destini migliori e più alte aspirazioni".

Poi, in un commento sempre su Facebook l'ex sindaco sibillinamente: "Il mio dispiacere per come si è interrotta la consiliatura con le inevitabili consguenze di un commissariamento ancora mi impediscono di spiegare come sono andate le cose". "Ci sarà tempo e modo per spiegare cosa è accaduto". E siamo tutti davvero estramamente curiosi.

Frascati dunque da oggi volta definitivamente pagina e si appresta ad un lungo commissariamento. Il delegato prefettizio dovrebbe arrivare oggi o lunedì e resterà da padrone assoluto di palazzo Marconi, con funzioni di sindaco, Giunta e Consiglio comunale, fino alla prossima primavera inoltrata quando Frascati - dopo appena tre anni - tornerà nuovamente ad elezioni.

Erano almeno due decenni e mezzo che la città non conosceva l'onta del commissariamento.

A tutte le forze politiche, che in questi ultimi due anni e mezzo in particolare si sono fronteggiare senza esclusione di colpi ed anche con molta rabbia e spiccate punte di cattiveria e veleno (resteranno, al di là dei verbali di Consiglio e dei tanti comunicati stampa anche un paio di denunce), il compito - difficilissimo - di riavvicinare i cittadini alla politica ed alla Cosa pubblica.

Un compito che oggi, con una città mortificata da quanto accaduto e da un finale decisamente deprimente, appare decisamente titanico.



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