ROCCA DI PAPA - Da una parte "Insieme per Rocca di Papa" di Crestini, dall'altra il gazebo Pd con Fei e Sciamplicotti circondati dai loro fedelissimi
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Tutti in piazza per una domenica mattina nella quale mostrare il più possibile i muscoli. Più agli avversari politici che ai cittadini. La politica roccheggiana si ritrova dunque in piazza della Repubblica con due gazebo: da una parte quelli di "Insieme per Rocca di Papa" (quelli che alcuni definiscono i "rancorosi"), dall'altra il Partito democratico. Anche in questo caso, però, la platea è quantomai spaccata.
Emanuele Crestini raggruppa attorno a sè le truppe cammellate che passano per Bruno Petrolati, per Emanuele Calcagni, per Lorenzo Romei, Veronica Giannone, Pier Paolo Montalto ma soprattutto per i tanti altri che, molti dei quali con un passato nel Pd o nel centrosinistra, da quello schieramento si sono via via distaccati. Per Crestini e "Insieme per Rocca di Papa" è anche l'occasione per lanciare il bollettino dell'associazione.
A trenta metri di distanza, oltre la fontana, gazebo e bandiere del Partito democratico. Al tavolo si raccolgono le firme per l'Albo degli elettori delle Primarie (e siamo quasi a quota 1500, perfettamente in linea con le previsioni degli osservatori esterni), ma già il tavolo con una composizione eterogenea di operatori è un po' lo specchio delle profonde divisioni (se saranno spaccature lo vedremo dal 21 marzo in poi) che caratterizzano i dem. Da una parte il gruppetto dei fedelissimi di Mauro Fei, con Maurizio De Santis e Giuseppe Calicchia: dall'altra a fare da pendolo tra i 4 angoli della piazza la grande sfidante di Fei, Marika Silvia Sciamplicotti. In mezzo i sostenitori dell'uno e dell'altro. Ci sono, inevitabilmente, anche gli altri due big: Roberto Sellati e Maurizio Querini. Almeno uno dei due con certezza non farà parte delle Primarie.
Tutto qui. Per i dem il tempo stringe e tra appena 8 giorni si chiude l'Albo: chi si sarà iscritto potrà votare, gli altri no. Il 5 marzo poi scadranno i termini per la presentazione dei candidati che avranno un paio di settimane per fare campagna elettorale vera e propria. Il 20 marzo il voto. Nel frattempo Crestini e le sue truppe resteranno in finestra.