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Grottaferrata, Andreotti pronta alla quadratura della Giunta. Dentro Vergati, Di Bernardo, Annese, Rocci, Lucatelli?

05-07-2017

GROTTAFERRATA (politica) - Ieri sera l'ultima riunione pesante: praticamente definito un equilibrio delicato ma che potrebbe tenere. A meno di qualche colpo di mano

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La fumata bianca (o comunque tendente al bianco) sarebbe arrivata nelle scorse ore e recepisce quanto già scritto da ilmamilio.it in questi giorni.

Luciano Andreotti è insomma ad un passo dall'annuncio ufficiale della propria Giunta, squadra di governo sulla quale il nuovo sindaco eletto dopo il ballottaggio del 25 giugno contro Stefano Bertuzzi, punterà per dare finalmente a Grottaferrata un governo stabile. Soprattutto sul piano urbanistico.

Urbanistica che, a sentire i bene informati, dovrebbe infatti essere la delega pesantissima - visti almeno i 3 interventi importanti attesi - che Andreotti terrebbe per sé insieme al Sociale.

Veniamo ai nomi. Alcuni sono già emersi in questi giorni ad iniziare da quello di Luciano Vergati, cui il sindaco affiderà non solo la Cultura ma anche il ruolo di vice sindaco.

L'altro nome che appare ormai quasi certo è quello del giovane Mirko Di Bernardo che nonostante la verde (ma non verdissima) età pare destinatario della pesantissima delega al Bilancio.

La quota rosa dovrebbe essere rispettata con l'innesto in Giunta di Francesca Rocci, moglie di Mauro Tomboletti, già portatrice di 55 voti come candidata consigliera nella lista del sindaco. Per lei la Scuola e Sport. L'altro nome potrebbe essere quello di Emanuela Lucatelli che prenderebbe le Attività produttive e il Commercio: per lei una recentissima esperienza da candidata consigliera comunale nella lista "Prima Frascati" a supporto di Roberto Mastrosanti (23 voti ottenuti). L'alternativa è quella di Marina Troiani, che però non sarebbe convincente. E' una scelta tutta interna a "Prima Grottaferrata": in lizza anche il nome della Canini.

Manca l'ultimo nome: in ribasso le quotazioni di Mauro Proia, crescono quelle di Claudio Bracci, architetto, ma il problema è sempre quello delle quote rosa. Il nome definitivo dunque parrebbe quello di Alfredo Annese, nome indicato da Federico Pompili, il primo degli eletti. Per lui sarebbe pronta la delega ai Lavori pubblici.

Per la presidenza del Consiglio, come già espresso proprio ieri, il nome che va per la maggiore è quello di Francesca Maria Passini. In queste condizioni il grande escluso - a meno di un innesto in Giunta - è Marco Bosso.



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