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Ballottaggio Grottaferrata: tra Bertuzzi ed Andreotti sfida da... testa e croce. Chi vince, chi perde

14-06-2017

GROTTAFERRATA (elezioni) - Il 25 giugno una sfida finale fortemente condizionata dalla possibile bassissima affluenza alle urne

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Un solo voto di distacco in fatto di voti del sindaco, con Stefano Bertuzzi che ha chiuso a 1930 e Luciano Andreotti a 1929 ma situazione invertita, più nettamente nei voti totali raccolti dalle liste a supporto dell'uno o dell'altro: 1884 per Andreotti, 1799 per Bertuzzi che, quindi, ha attirato su di sé più voti disgiunti di quanto abbia fatto il competitor del prossimo 25 giugno.

E' però sfida da vincere con la... monetina perché i valori in campo, anche secondo le urne, praticamente si equivalgono.

Proviamo a capire perché può vincere l'uno o perché può vincere l'altro.

PERCHE' VINCE STEFANO BERTUZZI - Sul piano squisitamente politico il Partito democratico di Bertuzzi è andato meglio che altro sfiorando il 15% e trainando la coalizione. Tanto che con Bertuzzi vincente sarebbero addirittura 7 i consiglieri comunali dem (LEGGI la bozza di Consiglio).

Bertuzzi vince perché finora ha perso troppe volte alle "preliminarie" e quindi una volta arrivato al ballottaggio è convinto e determinatissimo a non lasciarsi sfuggire l'occasione.

Sul piano empatico, per quanto Andreotti si ottimamente percepito, Bertuzzi ha più verve comunicativa e questo conta.

In un ballottaggio nel quale l'incognita vera sarà l'affluenza al voto, la capacità attrattiva del Pd ha pochi eguali. Senza contare che Bertuzzi, ed un paio di nomi nella sua lista lo dimostrano, ha buone entrature anche in ambienti di centrodestra (Paolucci e Masi potrebbero simpatizzare per lui) ed anche questo conta.

PERCHE' PERDE STEFANO BERTUZZI - Stefano Bertuzzi perde, però, soprattutto se la quota di votanti dovesse salire ed il voto dunque essere meno "gestibile". Fine conoscitore delle vicende politiche locali, Bertuzzi ha però tanti avverari e nemici, interni ed esterni ed il bilancio tra amici e meno amici è di incerto risultato.

Sul piano programmatico, in campagna elettorale Bertuzzi ha spesso giocato a nascondino e ad... "acchiapparella", inseguendo posizioni comode e più di appeal. Con i candidati consiglieri a tirare questo può passare in secondo piano, con i voti da conquistare al ballottaggio qualcuno potrebbe storcere la bocca.

PERCHE' VINCE LUCIANO ANDREOTTI - Sul piano strettamente personale Luciano Andreotti è ottimamente percepito dall'elettorato che lo ha premiato anche per le sue qualità. Un candidato percepito, nonostante una breve esperienza da amministratore con Mori, nuovo e sufficientemente "pulito" avulso da logiche politiche tradizionali.

Luciano Andreotti vince perché ha una coalizione talmente trasversale che, al di là delle mosse di Bertuzzi, è in grado di attirare voti da qualsiasi parte. Finanche dai delusissimi Cinque stelle che potrebbero votare Andreotti per reazione al Pd.

L'ex assessore ce la fa perché ha pezzi forti della politica criptense, da destra a sinistra, all'interno della sua squadra.

PERCHE' PERDE LUCIANO ANDREOTTI - Quello che ha impedito ad Andreotti di prendere il largo nonostante la vastità della coalizione allestita sono proprio alcuni dei nomi che gli sono al fianco e che vengono considerati destabilizzanti in una possibile futura squadra di Governo cittadino.

Non è poco. Una città che viene da due gravi fallimenti amministrativi (Mori e Fontana) e che è reduce dall'ottima gestione commissariale di Barbato, chiede solo stabilità.

Andreotti perde perché la macchina allestita per questa campagna elettorale è meno "da guerra" di quella del competitor.

AFFLUENZA - E' ben evidente che ogni discorso sia drammaticamente condizionato dalla scarsissima affluenza alle urne del primo turno (54,70%) che lascia intravedere numeri bassissimi per il 25 giugno. Difficile in queste condizioni credere che a votare vada più del 30-35% degli aventi diritto. Ed in questo quadro ogni previsione ed ogni analisi diventa davvero difficile.

T.O.A.

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