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I migranti del Cas di Frascati impiegati in attività socialmente utili in città

14-06-2017

FRASCATI (attualità) - L'altro ieri la firma del protocollo d'intesa tra Comune, cooperative e Prefettura. Saranno utilizzati sia in ambito culturale che nel decoro urbano

ilmamilio.it 

Il Comune di Frascati segue l'esempio di altre Amministrazioni comunali e sottoscrive un protocollo per l'impiego di ospiti del Cas di Frascati di Cisternole in lavori socialmente utili.

"Lunedì 12 giugno 2017 a Palazzo Marconi - si legge in una nota del Comune - è stato sottoscritto dal Commissario Straordinario Bruno Strati, il CAS di Frascati e le associazioni di volontariato “Tre Fontane” e “Appha Onlus. 3.0.”, il Protocollo d’intesa per l’inserimento dei richiedenti protezione internazionale, ospiti del CAS di Frascati, in lavori socialmente utili, al fine di favorire il processo di partecipazione alla vita sociale e civile del territorio.

In particolare, i richiedenti protezione internazionale che volontariamente aderiranno all’iniziativa, senza costi per l’Amministrazione Comunale, saranno impiegati nella misura di massimo 10 unità in attività di supporto del servizio bibliotecario, di orientamento e supporto al Museo Civico Tuscolano delle Scuderie Aldobrandini e al Frascati Point, di sostegno e decoro e alla manutenzione degli spazi verdi e delle aree di interesse turistico della Città, come parchi, ville giardini, piazze e in ausilio di particolari eventi o celebrazioni.

Le Associazioni di volontariato si impegnano a dare la formazione di base necessaria ai volontari, la relativa strumentazione e i necessari dispositivi di protezione individuali, nonché l’assicurazione INAIL e per la responsabilità verso terzi ed infortuni.

Sarà istituita una Cabina di Regia per il raggiungimento delle finalità.

Nei giorni scorsi era stato siglato l’accordo tra la Prefettura ed il Comune di Frascati che prevedeva la possibilità di stipulare il protocollo di oggi.

«Si tratta di un’iniziativa sperimentale che vuole avvicinare i richiedenti protezione internazionale di questo territorio alla cittadinanza - dichiara il Commissario Strati -, in un’ottica di integrazione graduale, nell’interesse del volontario che presta un servizio alla comunità ospitante e della Città di Frascati, che si avvarrà della collaborazione di persone desiderose di apprendere e di inserirsi nel tessuto civico».

«In data odierna la Cooperativa Tre Fontane ha siglato, in accordo e collaborazione con il Comune di Frascati e l’Associazione di Volontariato APPHA Onlus, un protocollo di intesa per la promozione del volontariato in favore di richiedenti la protezione internazionale - dichiara il presidente della Cooperativa Tre Fontane Marco Nonnino -. L’accordo è promosso in favore dei migranti, cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale, accolti nel Centro di Accoglienza Straordinaria di Frascati, facente capo alla Prefettura UTG di Roma e gestito dalla Cooperativa Tre Fontane in ATI con la Cooperativa Senis Hospes. Rispondendo a quanto previsto dalla recente normativa, e volendo coinvolgere i propri beneficiari di accoglienza in attività di volontariato in favore della città ospitante, per promuoverne la formazione di una coscienza della partecipazione, la Cooperativa Tre Fontane è lieta di poter intraprendere questo percorso di solidarietà e sostegno per i propri accolti».

Quello che sta per prendere il via a Frascati, dunque, segue da molto vicino quanto avvenuto lo scorso settembre a Rocca di Papa (LEGGI l'articolo). Un esperimento, quello roccheggiano, che come noto è durato poco più di un mese (da ottobre ad inizio novembre) fino all'interruzione "tecnica" provocata dalle durissime polemiche scaturite dall'impiego dei migranti in lavori pericolosi e senza alcuna protezione (LEGGI l'articolo del 27 ottobre 2016).

In quell'occasione, il Protocollo d'intesa non venne mai pubblicato dal Comune di Rocca di Papa nonostante le numerose richieste e solo a fine gennaio il documento venne cosegnato a seguito di richiesta di accesso agli atti da parte di un consigliere di opposizione (LEGGI l'articolo del 31 gennaio). Ne risultarono non rispettati almeno 3 articoli e, di fatto, dopo l'impiego in 3-4 attività in centro, i migranti all'opera a Rocca di Papa non si sono mai più visti.

L'auspicio è che, per una questione di trasparenza e di chiarezza, Palazzo Marconi fornisca il Protocollo stipulato.

 

T.O.A.

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