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Emergenza acqua Castelli romani: piovono ordinanze. Lunedì incontro con Acea degli ex Doganella

06-06-2017

ROCCA PRIORA (attualità) - Sono già giorni difficili per Monte Porzio Catone e Zagarolo: il versante tuscolano dei Castelli romani quello messo peggio

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A fare i conti con l'emergenza idrica che interesserà con maggiore intensità i Castelli romani sono stati in questi giorni già stati i comuni di Monte Porzio Catone e di Zagarolo che hanno toccato con mano - non che non l'abbiano già sufficientemente conosciuto in questi anni - il disagio di intere zone lasciate a secco.

L'emergenza acqua 2017 appare già da adesso destinata a lasciare il segno. Certamente nel male ma chissà che la grande paura non porti a qualcosa di positivo.

VEDI LA MAPPA DEI COMUNI IN CARENZA IDRICA --->>>

I sindaci in queste ore, su richiesta esplicita di Acea (LEGGI l'articolo) e sulla scorta di quanto già fatto nei giorni scorsi dal primo di cittadino di Lanuvio Luigi Galieti (LEGGI l'articolo), stanno provvedendo ad emettere le specifiche ordinanze con le quali prescrivono ai cittadini di limitare l'uso dell'acqua potabile ai soli scopi alimentare e sanitario. Fissando anche sanzioni per chi non rispetta l'ordine. Ordinanze che, sostanzialmente, saranno tutte uguali o quasi.

Stamane ad emettere l'atto è stato il sindaco di Rocca Priora Damiano Puccio ma identiche ordinanze sono state emesse o stanno per esserlo da parte dei sindaci di Rocca di Papa, San Cesareo e a seguire tutti gli altri. L'unico Comune che, come noto, finora ha preso tempo sull'ordinanza è stato quello di Marino che si è definito "autosuffiente" sul piano idrico (LEGGI l'articolo).

Tra i Comuni in condizione più critica a livello provinciale ci sono, come detto più volte, quelli dei Castelli romani ed in particolare quelli del versante tuscolano: nello specifico le difficoltà maggiori, come ormai accade da anni, potrebbero verificarsi in quel territorio che fino al 2006 costituì il consorzio della Doganella e che comprende i Comuni di Zagarolo, Palestrina, San Cesareo, Rocca Priora, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Colonna e Frascati. I pozzi del Vivaro non se la passerebbero troppo bene.

Proprio i sindaci di questi Comuni, ai quali si unirà anche il primo cittadino di Rocca di Papa, si incontreranno lunedì 12 giugno con Acea, alla presenza anche del Garante del servizio idrico. In quella occasione le Amministrazioni comunali sperano di conoscere nel dettaglio le intenzioni del gestore.

"Da lunedì - dice proprio il sindaco di Rocca Priora, Damiano Pucci - dovremmo saperne di più. Speriamo che Acea ci dia gli strumenti per gestire al meglio questa emergenza anche sul piano della comunicazione ai cittadini. Se esistono già calendari per le turnazioni è bene iniziarne a parlare". Ascolto, collaborazione ma non solo.

Perché in quella occasione i sindaci chiederanno ad Acea un impegno forte sul fronte delle manutenzioni, dell'implemento delle reti ma anche dell'intervento. "In alcune occasioni - aggiunge infatti Pucci - tra la segnalazione del guasto e l'arrivo dei tecnici sono trascorsi giorni e giorni. Ed in quelle ore di acqua persa ce n'è stata parecchia".

Insomma: ad ognuno il proprio. Sarà un'estate rovente. Sotto tutti i punti di vista.

LA MAPPA

ZONA ROSSA - Nella zona più critica finiscono dunque Frascati, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca Priora, San Cesareo, Colonna, Zagarolo, Lariano, Velletri, Lanuvio, Genzano, Ariccia, Albano Laziale e Segni.

ZONA GIALLA - Minor criticità prevista per Grottaferrata, Ciampino, Marino, Rocca di Papa, Castel Gandolfo e Nemi. In zona gialla anche Pomezia, Ardea ed Artena.

ZONA BIANCA -  Valmontone, Colleferro, Anzio, Nettuno, Aprilia.

 

L'ordinanza di Rocca Priora.

IL SINDACO
Vista la comunicazione pervenuta da parte del Soggetto gestore della rete idrica comunale ACEA ATO2 S.p.A., acquisita al protocollo comunale al n. 7584 del 30.05.2017, con la quale, “stante il perdurare della siccità, l’aumento delle temperature atmosferiche con contestuale incremento dei consumi idrici e la diminuzione dell’apporto delle fonti di approvvigionamento gestite da Acea Ato 2”, si invita questo Comune ad adottare apposita Ordinanza Sindacale volta a limitare l'utilizzo della risorsa idrica ai soli usi potabili ed igienico-sanitari;
 
Preso atto onde evitare disservizi e irregolarità nell'approvvigionamento, della necessità di assicurare il corretto uso dell'acqua destinata al consumo umano distribuita dal pubblico acquedotto, evitando  qualsiasi uso improprio (innaffiamento giardini, lavaggio auto, pavimentazioni esterne, riempimento vasche, piscine...) confidando nella collaborazione della popolazione utente per un uso più razionale della risorsa idrica;
Ravvisata la necessità di regolare il consumo dell'acqua potabile della rete idrica dell'intero territorio, al fine di garantire una soddisfacente erogazione a tutte le utenze del Paese;
Ritenuto di dover impedire abusi di qualsiasi genere al fine di assicurare, per quanto possibile, il minimo indispensabile di acqua per usi potabili domestici della popolazione;
Considerato che l'aggravamento della crisi idrica del periodo estivo con la mancata erogazione dell'acqua in alcune zone del Paese potrebbe generare problemi di carattere igienico sanitario;
Considerata la necessità, a tutela della salute pubblica, di dover vietare lìutilizzo di acqua per usi di versi da quelli domestici e potabili;
 
Visto lo Statuto Comunale vigente;
Visto l’art 7 bis del D. Lgs. n. 267/2000;
Con i poteri di cui l'articolo 50 del D. Lgs. n. 267/ 2000;
 
ORDINA
Per le motivazioni di cui in premessa, e qui interamente richiamate,
l’assoluto divieto di utilizzo dell’acqua potabile proveniente dalla rete di distribuzione comunale nei seguenti casi:

  • per irrigazione o simili di orti e giardini;
  • per riempimento di ogni tipo di piscina mobile o da giardino;
  • per lavaggio di automobili/cicli/motocicli;
  • per qualunque uso ludico o che non sia quello del servizio personale;

ORDINA

  • Altresì, che i prelievi di acqua dalla rete idrica siano consentiti esclusivamente per normali usi domestici, ovvero per tutte le attività regolarmente autorizzate, le quali necessitano dell’uso di acqua potabile;
  • Sono esclusi dal presente atto gli annaffiamenti dei giardini pubblici, parchi ad uso pubblico e le aree cimiteriali, qualora l’organizzazione del servizio non consenta l’annaffiamento in orario notturno;
  • sono esclusi dagli obblighi della presente ordinanza i prelievi di acqua dalla rete idrica potabile per i servizi pubblici e di igiene urbana, nonché i soggetti economici che impieghino l'acqua quale elemento indispensabile per la propria attività.
  • Di fare uso parsimonioso della stessa, limitando al massimo gli sprechi;
  • Sono revocati tutti i provvedimenti in contrasto con la presente disposizione.

AVVERTE

  • Alla violazione dei divieti posti con il presente atto, si applicherà una sanzione amministrativa da € 25,00 ad € 500,00, ai sensi dell’art. 7 bis, del D.Lgs. n. 267/2000, fatti salvi nei casi più gravi o in caso di recidiva la denuncia all’Autorità Giudiziaria, ai sensi dell’art. 650 c.p.;
  • Si incarica la Società Acea Ato2, anche congiuntamente con il personale della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine, di effettuare controlli a campione per verificare il corretto uso dell’acqua potabile;
  • Contro la presente Ordinanza è ammissibile il ricorso al TAR del Lazio, sez. Roma – entro 60 giorni, ovvero ricorso straordinario o conoscibilità del presente provvedimento.

La presente ordinanza rimane in vigore fino ad intervenuta revoca della stessa con formale provvedimento sindacale.



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