ARICCIA (cronaca) - La donna si era già rivolta alla polizia che monitorava costantemente quanto accadeva in casa
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Un dramma familiare evitato solo grazie alla professionalità del personale del Commissariato di Polizia di Albano Laziale.
Ancora una volta gli investigatori che si dedicano in particolar modo ai reati concernenti maltrattamenti in famiglia e stalking, sono riusciti ad evitare una tragedia. Hanno raccolto le grida di disperazione di una mamma che da anni vive nel terrore e che solo dopo le rassicurazioni degli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria, ha deciso di denunciare le violenze subite. Un giovane figlio tossicodipendente che per soddisfare la sua astinenza era solito picchiare e minacciare di morte la donna, ormai costretta la notte a chiudersi a chiave all’interno della sua camera da letto.
Dopo essersi confidata con i poliziotti, veniva monitorata costantemente in ogni suo spostamento, sino a che nella serata di ieri, dopo l’ennesimo delirio del giovane, la donna minacciata con un coltello per l’ennesima richiesta di denaro del figlio, veniva soccorsa immediatamente dagli investigatori che le avevano lasciato un numero telefonico riservato su cui chiedere aiuto.
Il giovane, in evidente stato di agitazione a causa dell’ assunzione di un cocktail a base di sostanze stupefacenti ed alcool, dopo essere stato bloccato dagli agenti, veniva tratto in arresto per estorsione e condotto presso l’Istituto Penitenziario di Velletri.
La donna, ancora con evidenti lividi sul corpo, frutto di una precedente aggressione avvenuta solo la mattina stessa, in un pianto disperato e liberatorio ringraziava i poliziotti, per avergli consentito di riacquistare la sua serenità.