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Grottaferrata: ex Traiano, ex mercato coperto e Programma integrato. Una lunga storia

29-05-2017

GROTTAFERRATA (attualità) - Il nuovo sindaco troverà sul proprio tavolo una questione vecchia di oltre 10 anni che è però ancora una patata bollente da affrontare e risolvere al più presto

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C'è l'ex hotel Traiano. C'è l'annesso parco "pubblico". C'è l'ex mercato coperto e ci sono anche gli spogliatoi del campo "Degli Ulivi". Se, in questi giorni, il punto di dibattito (prettamente elettorale, va detto) è proprio quello relativo all'ex mercatone di ferro e cemento che alcuni (Bertuzzi in primis) vorrebbero vedere demolito ed altri (Andreotti) vorrebbero invece recuperare (LEGGI l'articolo), la questione è molto, molto più complessa.

E c'è da chiedersi quanti dei 7 candidati sindaco in lizza l'11 giugno prossimo è a completa conoscenza della vicenda.

UN PO' DI CRONISTORIA - Tutto ha inizio nel 2006 sotto la terza Amministrazione Ghelfi. Il sindaco lavora al recupero urbanistico dell'area dell'ex Hotel Traiano e il lungo iter per l'approvazione del "Programma integrato" di Variante urbanistica ottiene il sospirato nulla osta dalla Regione Lazio che lo approva con delibera di Giunta nell'ottobre 2010.

Il Programma per come è stato approvato concede alla Goveli di intervenire nell'ex area dell'Hotel e nelle valutazioni del piano finanziario la società, su richiesta del Comune di Grottaferrata, inserisce un'offerta di investimenti per la comunità che comprende la realizzazione del parco "Traiano", compreso un parcheggio pubblico, la riqualificazione degli spogliatoi del campo sportivo e la demolizione dell'ex mercato coperto di via Garibaldi con realizzazione successiva della nuova Aula consiliare. Oltre a tutte le opere viarie necessarie per la mobilità della zona. Valore dell'intervento pubblico: circa 6,6 milioni di euro.

Il Programma approvato in Regione Lazio viene poi ratificato con la firma della convenzione il 3 novembre 2010.

GABRIELE MORI - La nuova Amministrazione Mori sente odor d'affare e ci si butta a capofitto. Il sindaco chiede ed ottiene dalla Goveli, società a responsabilità limitata specializzata in costruzione di edifici residenziali e non residenziali, un "Atto d'obbligo" unilaterale col quale la stessa si impegna ad ampliare l'accordo precendente. Nel merito, al posto dell'ex mercato coperto dovrebbe dunque arrivare una Sala polifunzionale (teatro più Aula consiliare più altri locali), al posto della ristrutturazione degli spogliatoi se ne dovrebbero realizzare di nuovi (più grandi) e all'interno del pacchetto viene inserito il rifacimento del parco Vandoeuvre.

Quello di Mori è un "colpo di genio" che vale ulteriori 2,8 milioni di euro in opere pubbliche. Il Consiglio comunale approva ma in pochi scorgono che l'Atto appare sprovvisto di garanzie finanziarie e sembra piuttosto solo una bella promessa. Insomma: dov'è la fidejussione?

IL BALLETTO DELLE FIDEJUSSIONI - Il Comune ha in tasca nel 2011 e 2012 una fidejussione che copre solo il valore degli interventi della convenzione del 2010 (6,6 milioni). L'ulteriore copertura per quanto previsto nell'Atto d'obbligo non sarebbe mai arrivata.

Risultati immagini per mercato coperto mamilioLa faccenda va per le lunghe. Perché nel frattempo l'istituto erogatore della fidejussione fallisce e nel 2013 manca la copertura. Il tutto rallenta ulteriormente tra mille bracci di ferro. Nel 2015 una commissione comunale di "Alta sorveglianza" chiede alla Goveli la copertura fidejussoria dell'intero importo, vale a dire per oltre 9 milioni di euro. La società costruttrice nel frattempo, alla luce del tempo trascorso e dell'oggettivo ridimensionamento dei valori immobiliare e dei prezzi, chiede una rivalutazione delle opere pubbliche.

La lunga fase di stallo prosegue ancora oggi. Nei mesi scorsi però è stata riattivata una fidejussione per 4,7 milioni di euro che rappresenta una garanzia per il Comune e che, lato società privata, costituisce una base di ricontrattazione dell'intera faccenda.

Nel frattempo, però, il parco "Traiano" è stato inaugurato già diverse volte per quanto non risulti ancora tra le proprietà del Comune di Grottaferrata. L'ex mercato coperto è ancora lì a far pessima mostra di sé, esattamente com'era nel 2006 quando si pensò di tirarlo giù. Anzi no: perché intanto nell'ambito dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Gutter una piccola parte dell'ex mercato è stata demolita.

Un bell'impiccio davvero. Perché, fidejussioni a parte, parco a parte ed a parte anche i lavori eseguiti dall'Amministrazione Fontana sul parco Vandoeuvre che di fatto ne rendono inutile l'intervento previsto dall'"Atto d'obbigo", l'area dell'ex Traiano è un cantiere da anni, l'ex mercato coperto (che comunque secondo gli atti vigenti è destinato alla demolizione e alla ricostruzione) è un cumulo di rifiuti e insomma qualcosa bisogna iniziare a fare. E c'è ancora un'acquisizione del parco Traiano da perfezionare.

Per il nuovo sindaco una bella rogna. Da affrontare subito e con piena cognizione di causa. Altrimenti non se ne esce.

T.O.A.

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