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Grottaferrata, l'orgoglio de 'La Città al Governo'. Rita Consoli: “Il nostro è un movimento unico”

28-05-2017

GROTTAFERRATA - “Pronte dieci delibere fondamentali una volta giunti al Comune”

Una quinta di scena, costituita essenzialmente dai manifesti delle tante iniziative svolte in questi anni da “La Città al Governo”, oggi pomeriggio, in Piazza Cavour a Grottaferratta, ha avvolto idealmente la candidata a sindaco Rita Consoli. Un riassunto dei tanti appuntamenti e delle battaglie dietro alle quali c'è stato effettivamente un lavoro di persone e cittadini che hanno aderito con entusiasmo e spontaneità per portare un contributo di sostanza a questo progetto civico nato nel 2013. E Rita Consoli, con piglio convinto, ha rivendicato questa mole di lavoro per segnare la distanza con gli altri, ma anche da tutto ciò che ha preceduto e governato Grottaferrata in questi anni.

“Noi siamo fatti di valori – ha ribadito la Consoli - è il primo a cui teniamo sono le persone. Hanno saputo, con tenacia e con passione, lavorare ininterrottamente per quattro anni: siamo un movimento unico. Un lavoro che ci ha portato su Grottaferrata a prendere decisioni mai prese e lo abbiamo fatto insieme a chi è interessato veramente sul territorio e non solo in campagna elettorale. Ci accusano di essere un movimento chiuso. Sapete perché lo siamo? Perché abbiamo un modello diverso e distante tra tutti quelli che si stanno palesando in città. Da quel punto di vista sì, siamo un movimento chiuso, perché qui non entrerà mai il modello dell'aggregazione all'ultimo momento, quello portatore di interessi, quello dei padrini e dei padroni. Nasciamo dal basso e rimaniamo tali. Se è vero che ogni cittadino crede nella meritocrazia, non esiste altro movimento che merita più di noi”.

“Ci hanno copiato moltissimo – ha poi rivendicato Rita Consoli con orgoglio - o meglio tentato di copiare: la nostra comunicazione, il nostro programma, le nostre idee creative. Quello che non riescono a sottrarci è la limpidezza di queste splendide persone lontane da logiche di ambizione personale. Il nostro programma non nasce negli ultimi due mesi, ma ha quattro anni di vita”.

Consoli ha dunque illustrato le tante iniziative che in questi hanno contraddistinto La Città al Governo. Dalle battaglie in consiglio comunale agli approfondimenti sul dialetto, il doping, la buone pratiche su acqua e sviluppo del territorio, la scuola, il dibattito, la strategia contro la violenza sulle donne, i giochi di strada, una nuova politica per l'ambiente e la gestione dei rifiuti. “Tutti i candidati sindaco parlano di rivitalizzare Grottaferrata – ha affermato - sentiamo parlare di un paese allo sbando. Ci sono problemi da risolvere, ma non è un paese morto, malandato. Ci sono cose che vanno sistemate, altre migliorate e altre potenziate. Ma parlare in termini negativi di Grottaferrata non lo accettiamo”.

La 'buona amministrazione' ideata dai movimenti che esprimono Rita Consoli candidata sindaco vogliono una Grottaferrata capace ed efficiente, con una programmazione e un controllo alle basi della nuova città, dove partecipazione delle fasi di attuazione, trasparenza e dignità delle istituzioni siano rispettate. “Tutti i presenti nello scorso consiglio sono responsabili del modo i cui sono state trattate le istituzioni – ha sottolineato - con consiglieri che pensavano al lavoro in aula o giocavano a Candy crash. Un fatto inaccettabile”.

Annunciata la relizzazione di dieci delibere che potranno essere attuate una volta arrivati al Comune. “Noi cambieremo il regolamento – ha detto- perché l'ultimo sindaco lo aveva cambiato per abbassare a sette consiglieri il numero legale al fine di difendere la sua agibilità politica. Si riporterà dalla metà più uno”. Le altre delibere saranno promosse su accesso civico, revoca della Delibera 41, regolamento del verde, istituzionalizzazione di 'Ce steva na vota' come bene pubblico, il sistema di illuminazione comunale, l'isola ecologica, Rifiuti Zero, Bilancio partecipativo e Rete sociale. 

Rita Consoli non ha dimenticato temi caldi come quello del controllo del contratto Acea, lo sviluppo della Fiera Nazionale o lo Sprar, rivendicando comunque la diversità del suo progetto amministrativo. Una voce che si è levata con orgoglio tra gli aderenti delle due liste civiche, in cui la consapevolezza della unicità delle proprie idee si è fatta sentire tangibilmente.



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