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Vaccinazioni obbligatorie: Burioni fa festa insieme ai dem di Monte Compatri. Zaccagnini fa ancora demagogia

19-05-2017

ROMA (attualità) - Il decreto approvato in queste ore pone basi finalmente certe. Il medico romano si dice però soddisfatto a metà mentre il giovane onorevole Mdp fa probabilmente solo propaganda

ilmamilio.it

Un decreto che, finalmente, rende obbligatorie le vaccinazioni per l'accesso agli asili pubblici. Un decreto del quale si parla moltissimo in queste ore e sul quale Roberto Burioni, il paladino dei vaccini, interviene con prontezza.

"Finalmente 12 vaccinazioni in Italia sono obbligatorie per accedere agli asili. Questa è una grandissima vittoria per tutti, in primo luogo per i bambini, e soprattutto per quelli che non sarebbero stati vaccinati da genitori incoscienti e avrebbero corso gravi rischi; poi per tutti quelli che non si sono potuti vaccinare, che non si sono ancora vaccinati e per tutti noi", scrive il medico sulla propria pagina Facebook.

"Poteva andare meglio, ma immagino che in politica sia necessario accontentarsi. Se le sanzioni per chi iscrive a elementari e medie i figli non vaccinati, come anticipato, saranno di decine di migliaia di euro avremo in concreto qualcosa di molto simile all'obbligatorietà anche se - come principio - è sgradevole l'idea che qualcuno possa comprarsi la possibilità di fare del male agli altri.

E' un risultato per il quale in tanti abbiamo lottato, abbiamo protestato, abbiamo sensibilizzato l'opinione pubblica. Forse non siamo riusciti a convincere tutti gli antivaccinisti, ma siamo riusciti a fare capire a molte persone che chi non vaccina i propri figli compie un gesto irresponsabile che mette in pericolo tutta la società. Ritengo che questo cambiamento abbia favorito l'approvazione di questo sacrosanto decreto.

Molto positivo è avere superato la vecchia divisione tra vaccini obbligatori e facoltativi, che creava tanta confusione. Adesso speriamo che l'attuazione di questo provvedimento che dobbiamo salutare con gioia non venga pregiudicata dai tribunali di vario ordine e grado come talvolta avviene nel nostro paese. Sono ottimista e sono certo che i giudici ne comprenderanno l'importanza per difendere la salute pubblica ed in particolare quella dei più deboli contro l'oscurantismo e la superstizione.

Insieme all'obbligo, lo Stato si assume il dovere di offrire i vaccini gratuitamente, di informare in maniera adeguata i genitori facendo svanire le loro ingiustificate paure e di mettere in condizione tutti di essere vaccinati in maniera facile e sicura. Speriamo che questo accada e che si possa prossimamente festeggiare l'aumento delle coperture vaccinali ed l'ingresso dell'Italia nei paesi dove malattie come il morbillo non esistono più.

Adesso posso finalmente telefonare a Alpha Draconis (LEGGI l'articolo) per comunicare che, anche se sono stato scoperto dallo scaltrissimo Saverio Palmieri, sono riuscito a portare a termine la mia difficile missione. Grazie di tutto".

Parole di grande soddisfazione ma allo stesso tempo moderatamente pacate da un Burioni che è facile immaginare estramamente contento per il risultato raggiunto.

Chi invece scivola nuovamente, evidentemente per questioni meramente politiche aggrappato al nuovo "partito del no", il gemello del Pd distaccatosi per contestazione e da mesi in campagna elettorale, è il deputato Adriano Zaccagnini, già un mesetto fa balzato alle cronache per essere tra gli organizzatori - insieme al suo "Movimento democratico progressista" di quell'incontro sull'"altra verità sui vaccini" che davvero non ha spiccato per sagacia (LEGGI l'articolo).

Zaccagnini è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

"Questa situazione di urgenza io non la vedo perchè non c'è nessuna epidemia in corso. La Lorenzin ha forzato la mano e questo mi dispiace perchè ci doveva essere un dibattito molto più ampio, meno forzature, meno campagna elettorale e più trasparenza, dovevano essere forniti i dati della farmacovigilanza. Il Ministro ha fatto propaganda su una questione delicata. Se tu lasci fuori i bambini da scuola, ideologicamente alcuni saranno ancora più convinti della loro posizione e tutto questo porterà ad un aumento dell'educazione parentale in Italia. Non c’è stata una ricerca indipendente, senza conflitti d’interesse, fatta dal Ministero della Salute. Credo che questa decisione di rendere i vaccini obbligatori sia legata a quello che è accaduto due anni fa, quando Renzi chiamò le grandi case farmaceutiche a investire in Italia e l'anno dopo venne fatto un investimento importante solo per l’acquisto e non per la ricerca. In Danimarca hanno verificato che la varicella è meglio contrastarla con un'immunità naturale piuttosto che con una copertura vaccinale". Può essere demagogia questa? Probabile. Senza dubbio è politichese.

Al giovane onorevole, non sappiamo se padre, - già protagonista nonostante la giovane età di funamboliche operazioni di cambio casacca - andrebbe fatto evidentemente notare che ogni decisione in merito alla scuola va presa tra maggio e luglio, ovvero tra la fine di un anno scolastico e l'inizio della programmazione del successivo. E' urgenza? In questo senso sì.

Come il calcio. Funziona così.

Esultano invece, a pieno diritto, i consiglieri del Partito democratico di Monte Compatri, gli unici che nelle scorse settimane e con grande coraggio hanno avuto la forza di presentare una mozione - che forse non verrà mai discussa in Consiglio comunale - per chiedere proprio le vaccinazioni obbligatorie (LEGGI l'articolo).

"Contro false teorie scientifiche. Siamo entusiasti con il consigliere Serena Gara della scelta fatta dal governo, in linea con la nostra mozione presentata nell'ultimo Consiglio Comunale", scrive Francesco Ferri.

"Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto, proposto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che introduce l'obbligo di vaccinazioni per l'iscrizione a scuola. I vaccini saranno obbligatori, pena la non iscrizione a scuola, nella fascia di età da 0 a 6 anni, ossia in nidi e asili. Altrettanto obbligatori saranno nelle scuole elementari, ma in questo caso sono previste sanzioni molto ingenti".



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