POMEZIA (attualità) - Dal giorno dell'incendio a lunedì scorso sempre superata la soglia di 50 μg/m3
ilmamilio.it
Poco fa il Comune di Pomezia ha diramato la nota con cui ieri Arpa Lazio ha inviato i dati relativi al monitoraggio dell'aria, sempre misurati dalle stazioni di Ciampino, Cinecittà e Fermi e da quella mobile di Albano Laziale nei giorni del 7, 8 e 9 maggio e che non hanno evidenziato valori oltre limite del D.Lgs. 155/2010
Arrivano però finalmente anche i primi risultati dei campionamenti effettuati a ridosso dell'incendio.
"Per quanto riguarda le misurazioni effettuate con campionatori specificatamente installati nelle vicinanze dell'incendio - scrive Arpa Lazio -, sono stati raccolti i filtri per la determinazione delle PM10. Questi i primi risultati disponibili:
05/05 - PM10= 130 (μg/m3)
06/05 - PM10= 73 (μg/m3)
07/05 - PM10= 373 (μg/m3)
08/05 - PM10= 52 (μg/m3)
09/05 - PM10= 39* (μg/m3). * - valore soggetto a variazioni".
E' bene rilevare che il valore Limite (VL) giornaliero per la protezione della salute umana di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte/anno.
"I dati - continua Arpa Lazio - evidenziano un valore estremamente elevato nella giornata di domenica 7 maggio, al riguardo è ipotizzabile che tale picco sia riconducibile alla consistente presenza di aerosol dovuto alle acque utilizzate per lo spegnimento e alla ricaduta delle polveri nelle immediate vicinanze dell'incendio a seguito dell'abbassamento della temperatra delle emissioni e quindi spinta verso l'alto. Nei giorni successivi si evidenzia una graduale diminuzione del PM10 finoa valori inferiori al limite di legge nella giornata del 9 maggio [...]".
"I campioni raccolti sono stati inviati ai laboratori dell'Arpa Alazio per le successive determinazioni analitiche di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine, analisi che richiedono tempi tecnici incomprimibili i cui risultati verranno comunicati non appena disponibili"..
Per sapere cosa ci sia in quelle polveri, finalmente prelevate nei pressi dell'incendio, bisogna attendere ancora. E il balletto di comunicati, allarmi e tirate di freno a mano può continuare (LEGGI l'articolo)