Grottaferrata: inaugurato il nuovo giardino pubblico di piazza Vittime del Fascismo - FOTO e VIDEO
19-04-2017
GROTTAFERRATA (attualità) - Questa mattina la breve ma partecipata cerimonia. Il commissario straordinario Barbato: "Bello il senso di comunità che questo luogo e questa partecipazione trasmettono"
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Una cerimonia sobria ma partecipata, particolarmente apprezzata dai residenti del rione Capanne. E' stato inaugurato questa mattina il restaurato giardino pubblico di piazza Vittime del Fascismo, a Poggio Tulliano.
A tenere a battesimo l'intervento è stato il commissario straordinario, prefetto Giacomo Barbato. "Bello il senso di appartenenza della comunità locale a questo luogo - ha detto nel breve intervento il delegato prefettizio - : è significativa anche la presenza dei ragazzi della Virgo Fidelis e dei membri del rione Capanne. C'è però da chiedersi come si fosse arrivati al livello di degrado in cui versava la piazza prima di un intervento, e voglio sottolinearlo, sul quale io non ho avuto alcuna responsabilità ed il merito è tutto dell'architetto Luca Scarpolini e dell'ufficio tecnico". Con lui anche il subcommissario Andracchio.
Una piccola festa per il quartiere alla quale hanno partecipato anche don Pierguido Peruzzi parroco di San Giuseppe, la protezione civile ed una rappresentanza dei carabinieri della locale Stazione guidata dal maresciallo Nicola Ferrante. Folta la delegazione del rione Capanne, guidato da Pietro Cupelli con tanto di fascia giallo e nera.
L'intervento di riqualificazione ha portato al rifacimento dei percorsi all'interno del giardino, alla nuova pavimentazione della piazzetta ed al restauro della fontanella e della fontana. "Abbiamo anche provveduto - spiega proprio l'architetto Scarpolini - alla sistemazione del verde con nuove piantumazioni". Smentito invece l'abbattimento di altri pini. "I tronchi che si vedono - spiega ancora il dirigente comunale - sono quelli relativi agli abbattimenti, operati per mere questioni di sicurezza, negli anni scorsi".
Un intervento che è costato complessivamente 60mila euro.
