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Parco archeologico regionale del Tuscolo: si può fare. Giovedì 20 aprile presentazione a Villa Falconieri

19-04-2017

FRASCATI (attualità) - Il ddl proposto da 18 senatori del Pd punta a "blindare" uno dei siti più importanti della regione. Astorre: "L'antica Tusculum sarà un centro di attrazione ed interesse insieme alle già valorizzate aree prenestina e tiburtina"

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Un disegno di legge a firma di 18 senatori del Pd per creare il Parco archeologico regionale del Tuscolo, tra i primi nel suo genere nel Lazio. Un Ddl concreto che, dopo essere passato nella commissione Cultura del Senato, verrà posto in approvazione - si spera entro i prossimi mesi - a palazzo Madama prima di essere ammesso alla definitiva approvazione in Camera dei deputati.

Un progetto di grande respiro che punta a valorizzare, garentendo al prestigioso sito tuscolano uno status eccezionale, uno dei luoghi più importanti della provincia di Roma: un'area che, ancora ampiamente inesplorata, può diventare uno dei centri di attrazione storico-archeologico-culturale tra i più importanti della provincia di Roma.

Domani, giovedì 20 aprile, se ne parla nella straordinaria cornice di Villa Falconieri, dimora riconsegnata negli scorsi mesi, grazie alla inizialmente contestata (ma oggi benedetta) assegnazione all'Accademia Vivarium Novum, ad una selezionata pubblica fruizione. A presentare il ddl sarà uno dei proponenti, il senatore Bruno Astorre, insieme al presidente della Comunità montana Damiano Pucci (ente in via di trasformazione in "Unione dei Comuni montani dei Castelli romani e prenestini"), al sindaco di Monte Porzio Catone Emanuele Pucci e ai commissari straordinari di Frascati, Bruno Strati e Grottaferrata Giacomo Barbato. Con loro 3 esperti del luogo, compresa - ovviamente - quella Scuola archeologica spagnola che da anni, esegue scavi e ricerche.

"Si tratta - spiega proprio Astorre - di mettere a sistema un sito che una volta protetto e valorizzato con lo status di Parco archeologico regionale, potrà attingere a fondi e risorse, europee e nazionali, in grado di riportare alla luce le vestigia del passato. Tusculum si pone così come polo di attrazione archeologica e culturale tra i più rilevanti della provincia, costituendo idealmente con i siti prenestini e tiburtini uno dei centri di maggiore importanza".

Un iter lungo ma possibile per conferire al Tuscolo una definitiva dignità culturale che le iniziative fino a qui attivate sono riuscite solo parzialmente, stante le ristrettezze delle risorse a disposizione, a rilanciare. Una volta approvata la legge costutiva del Parco archeologico, il tutto passerà nelle mani della Regione Lazio che avrà come interlocutore i 4 enti proponenti: la Comunità montana dei Castelli romani (a quel punto ormai definitivamente Unione dei Comuni), che assumerà la cabina di regia dell'iniziativa, e i Comuni di Monte Porzio Catone, Grottaferrata e Frascati.

 

 



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