FRASCATI (politica) - Raffale Pagnozzi e Roberto Mastrosanti scelgono piazza San Pietro: i 5 stelle si schierano in Galleria. Mirko Fiasco fa base a Cocciano: non ancora pervenuti Domenico Faccini ed Alessandro Spalletta
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Dei 6 candidati sindaco che intendono presentarsi alle elezioni Amministrative dell'11 giugno (ballottaggio il 25), ben 4 hanno già individuato ed aperto le sedi dei propri comitati elettorali. Per la precisione 3 lo hanno fatto in pieno centro, 1 in periferia.
Il tutto sempre in attesa che le varie liste provvedano a raccogliere le firme necessarie per la presentazione formale. Fase questa già avvelenata da chiacchiere di presunte irregolarità e da un esposto dei 5 stelle (LEGGI l'articolo).
In piazza San Pietro si consuma uno scontro tutto tra ex centrosinistra governativo: quelli di Raffaele Pagnozzi hanno scelto la stessa sede che fu di Mastrosanti nel 2014, all'angolo tra piazza San Pietro e corso Battisti (LEGGI l'articolo di ieri). La base operativa di Roberto Mastrosanti si trova poco più avanti, all'estremità opposta della piazza, all'angolo con piazza del Gesù. Tra i due competitor una quarantina di metri: si dice di vedette schierate 24 ore su 24 a scrutare l'avversario. E d'altra parte, esattamente come 3 anni fa, la posta è alta e il rischio è che solo uno dei due sfidanti conquisti il ballottaggio.
Il terzo incomodo infatti quest'anno si chiama Movimento 5 stelle. I pentastellati - che propongono come candidata sindaco Lucia Santoro, unica donna in lizza - hanno scelto di adeguarsi agli altri ed hanno scelto una sede del comitato promotore, con tanto di monitor, bandiere e quanto occorre, sotto la Galleria Vittorio Emanuele II, in pieno centro. Sede "a raso", e dunque particolarmente accessibile.
Mirko Fiasco invece, candidato del centrodestra unito (LEGGI l'articolo), si schiera a piazza Nobiliore a Cocciano dove si trova una sede senza bandiere, almeno per il momento. Una scelta, contingenze a parte, perfettamente in linea con la campagna elettorale condotta dal candidato sindaco Fiasco, l'unico a puntare - finora - forte sulla periferia.
All'appello mancano ancora Domenico Faccini (Ragione e libertà) e Alessandro Spalletta. In entrambi i casi resta l'incognita sulla raccolta delle firme necessarie per presentarsi e, soprattutto, dell'effettiva volontà di partecipare alla contesa. Ma fino al momento la situazione è esattamente questa.