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Grottaferrata, il civismo di Andreotti si presenta: “Metto a disposizione la mia esperienza” - VIDEO & FOTO SFERICA

14-04-2017

GROTTAFERRATA (politica) – Tra filmati e proclami, il contenitore trasversale al Sacro Cuore. Inizia la rincorsa al ballottaggio

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Luciano Andreotti il suo discorso lo ha letto, perché l'occasione era importante e anche per non farsi tradire dalla emozione. La responsabilità è alta. Non c'è stato il tempo per delineare tutto, ma c'è stata la voglia di dire quello che serviva, i valori da accompagnare al progetto politico. Un progetto civico, misto, dove ex amministratori di centrodestra, centrosinistra e semplici cittadini si sono stretti la mano per dare sostanza ad una piattaforma eterogenea già presa di mira dagli avversari politici e che vuole evitare incomprensioni con gli elettori o il pericolo di essere vista come un'ammucchiata nata per vincere prima di governare. Dubbi che ha voluto subito stroncare Luciano Vergati, nel suo lungo intervento. L'ex assessore ha tracciato le linee identificative di una proposta che è stata pensata in tempi che sono stati definiti “straordinari” vista l'emergenza politica in cui è caduta la città.

Linea tenuta a battesimo anche dall'ex assessore della Giunta Fontana, Francesca Maria Passini, ispiratrice del “Laboratorio politico”, idea che ha “pensieri diversi, ma con un unico obiettivo” - ha osservato l'esponente. “Una scelta di cuore – ha continuato – in cui ci siamo riconosciuti, all'interno di un civismo che vuole diventare politica del fare”.

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Le cose da fare, i sogni da realizzare. A questo ha pensato Alessandro Cocco, fondatore di 'Prima Grottaferrata'. Con un video basato sullo sport, ha voluto sintetizzare il gioco di squadra per finalizzare il risultato di tutti, Cocco è stato uno dei promotori dell'iniziativa andreottiana. L'ha rivendicata con orgoglio anche ieri, motivando i suoi al fine di risollevare – ha detto – le sorti del paese.

Un contributo sul fare, quello che ha portato Francesco Pulice, candidato della lista civica Faro, che ha spiegato le ragioni per le quali si eècreata una lista all'interno dell'Associazione. "La lista il Faro - ha detto - nasce da un percorso associativo che aveva la funzione di metter luce sui fatti amministrativi impattanti direttamente sui cittadini. Oggi abbiamo deciso di entrare in prima persona "negli atti amministrativi". Noi abbiamo la volontà di attivare politiche amministrative in una cornice di alto valore sociale. Noi abbiamo la volontà per far accadere le cose. Riteniamo - ha continuato Pulice - che tutti i provvedimenti che andranno presi dall'amministrazione dovranno esser prima sottoposti ad una puntuale analisi dell'impatto  sociale che determineranno". Pulice, ha poi elencato il focus dell'azione amministrativa che il Faro intende promuovere, che va dalla messa a "punto della macchina comunale burocratica" alla sistemazione degli attraversamenti pedonali e delle buche; dagli interventi urbanistici, non di costruzione, ma di conservazione (tipo le facciate degli edifici, iniziando dal Corso del Popolo per poi proseguire) ad un nuovo modello di circolazione stradale per evitare di rimanere tutti i giorni nel serpentone che va dal Bivio a Squarciarelli; dal mettere a sistema gli spazi sportivi creando una Accademia dello Sport a eventuali benefici per gli imprenditori locali che assumono giovani del territorio.

Quindi è arrivato il turno di Luciano Andreotti, che non ha risparmiato critiche severe alle ultime gestioni amministrative, sottolineando “la vergogna in cui è caduta Grottaferrata”. Un Andreotti che ha detto 'no' ai personalismi e che ha affermato di aver messo a disposizione la sua esperienza al servizio della città in cui è nato. “Io so come scrivere una delibera – ha detto – so come attingere a finanziamenti. Daremo attenzione ai particolari, perché sono quelli che servono per rilanciare la nostra comunità – ha ribadito – al fine di incentivare il recupero delle nostre eccellenze”. Quindi i temi prioritari: il bilancio comunale, l'ambiente, la scuola, la mobilità, la cultura, la rigenerazione urbana. Infine due settori che il candidato sindaco vuole affermare con forza: l'innovazione e la new economy. Un progetto sicuramente ambizioso.

In sala gli applausi dei Moderati, di qualche simpatizzante locale del PD, degli ex consiglieri di maggioranza Bosso e Palozzi, dei curiosi. Tutti sono sicuri – nel giro di Andreotti - che l'amalgama sarà vincente nella consapevolezza che questa volta la sfida è ardua ed imprevedibile. Sicuramente l'architetto sarà tra i protagonisti annunciati del voto dell'11 Giugno. Il suo obiettivo principale dovrà essere comunque convincere gli indecisi e i perplessi sul fatto che il suo 'fronte trasversale' sappia garantire continuità amministrativa in caso di vittoria, vista la diversità profonda di anime che lo circondano.

(nella foto in alto: il momento dell'intervento introduttivo di Vergati)



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