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La Fondazione Rugby Frascati lancia l'ultimatum: "Fateci vedere le carte"

24-03-2017

FRASCATI (attualità) - Questo pomeriggio la conferenza per presentare i temi già sviscerati in questi giorni: nel mirino sempre il Comune di Frascati e la Sts

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Lo avevamo annunciato, quella di oggi presso la sala conferenze dell’Hotel Flora di Frascati doveva essere una conferenza stampa al vetriolo. Bombe, fuochi d’artificio, mortaretti e tricche tracche, oltretutto dopo il mancato incontro di oggi con il commissario Strati avevamo definito la cosa “una tanica di benzina sul fuoco delle polemiche” (LEGGI l'articolo).

Beh, ci sbagliavamo.

D’altronde, quando c’è da dirlo, bisogna dirlo e lo ammettiamo, senza problemi.

Quella di oggi è stata, definita dagli stessi organizzatori, una semplice conferenza informativa. Per informare i cittadini e gli organi di stampa quello che in realtà già si sapeva, cioè che esiste un problema tra STS (leggi Comune di Frascati) e la fondazione rugby Frascati.

Al tavolo Lugino Bellusci, presidente Fondazione rugby Frascati, Diego Pillinini, presidente Union Rugby Frascati e Antonio Luisi, presidente del Comitato regionale Lazio della Federazione italiana rugby. Presenti in "platea" quasi tutti i gruppi politici pronti a cavalcare la questione.

Nulla di nuovo dunque, lo avevamo scritto e riscritto: è di ieri la lettera del presidente Bellusci che spiegava la situazione, tanto chiara e allo stesso tempo, anche qui citiamo, "fitta come un banco di nebbia".

Veloce il passaggio di Luisi: "Il ruolo della federazione è sempre stato quello di dare equilibrio e dignità a chiunque faccia attività. Dare supporto alle istituzioni, ai dirigenti delle società per venire incontro alle esigenze e agli obiettivi di ogni singola società". Poi si è entrati nel vivo.

Da una parte la Fondazione Rugby che chiede lumi sulle carte dei bandi e sulle convenzioni, dall’altra Paride Pizzi, Direttore Generale dell’STS che queste carte proprio non “vuole” farle vedere.

“Abbiamo chiesto più volte all’STS di vedere le carte – spiega Bellusci – abbiamo protocollato domande e fatto scrivere dal nostro avvocato ma di questi documenti non abbiamo avuto conto. Non abbiamo nulla da contestare alle altre squadre perché fanno crescere questo sport, con tanti sacrifici, il problema nasce dalla “Porto delle nebbie” che si è aperto nella gestione dei campi di Frascati. Il primo bando è del 6 agosto 2015, l’11 la manifestazione di interesse, presentiamo le domande a cui non abbiamo avuto alcuna risposta".

"Solo nell’ottobre del 2015 riusciamo ad avere accesso al campo - continua - sottoscrivendo una sub convenzione visto che la convenzione vera e propria non l’abbiamo nemmeno mai vista. Acquistiamo gli attrezzi sportivi che mettiamo a disposizione di tutte le squadre, per riprenderci questi attrezzi dal campo ci siamo dovuti rivolgere ai carabinieri. Poi viene presentato un nuovo bando con l’entrata in Comune del commissario Strati, anche qui abbiamo presentato le domande ma anche in questo caso non abbiamo avuto risposta".

E' una storia infinita. "Il 7 febbraio veniamo convocati e incontriamo il dottor Pizzi che alle nostre nuove richieste di poter visionare le carte ci risponde dicendo che siamo degli “incivili” e ci sbatte fuori. A questo punto ho dato mandato al nostro avvocato di procedere per le vie legali. Il 7 marzo, alla nostra richiesta di poter avere il campo per le scuole, il dottor Pizzi ci risponde di “rivolgerci al gestore del campo” allora ci chiediamo se nel frattempo non abbiamo sottoscritto un nuovo contratto di gestione del campo".

"Grazie al mamilio inoltre ho scoperto che si sta procedendo con un nuovo regolamento per la gestione dei campi, non capisco perché questa azione debba farsi poco prima delle elezioni e non si lasci la possibilità a chi sarà eletto dai cittadini di occuparsi di questo tema”.

Rimane sul banco il tema della mancata presenza all’incontro che doveva svolgersi oggi con il Commissario Strati, Bellusci risponde: “Ho ricevuto la mail di invito oggi alle 9.57, mi trovavo a Viterbo e ho subito avvertito che non avrei potuto partecipare, alle 11.49 mi è stato dunque chiesto se si poteva partecipare con un rappresentante ma anche in questo caso non era possibile ma ho dato la mia piena disponibilità a incontrare il commissario domani”.

Sul finire dell’intervento la stoccata.

“Tutto questo – afferma Bellusci – dovrebbe far riflettere tutti. Il nostro è “solo” uno sport, spero che questi comportamenti da parte dell’STS non siano riproposti anche su altre questioni, altrimenti sarebbe davvero un problema serio per la città. Non capisco cosa chiediamo di strano, vogliamo solo avere accesso alle carte, per questo l’ho chiamato “Il Porto delle nebbie””.

Concludendo, a dirla tutta, qualche scoppio c’è stato, ma alla fine la situazione appare in stallo, anche se, come annunciato, ora la cosa è passata nelle mani degli avvocati e quindi da qualche parte andrà a finire. Bellusci ha comunque concluso la conferenza aprendo all’amministrazione e all’STS, ricordando che si richiede solo trasparenza e la possibilità di vedere le carte e che se queste saranno fornite loro potranno ritenersi soddisfatti, fino alla prossima polemica.

 

 

 



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