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La testimonianza di Arianna: "Londra è militarizzata, ma non cambierò le mie abitudini"

23-03-2017

LONDRA (cronaca) - Arianna Trobbiani, 22enne di Frascati, lavora a Londra da un anno. "Il mio ristorante è lontano da Westminster ma la paura è arrivata in tutta la città"

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La paura è stata tanta, tantissima. Ieri, nei lunghissimi minuti dell'attentato contro Westminster, Londra è stata tutto un susseguirsi di sirene e di notizie frammentarie, di sangue innocente sparso a ridosso del Parlamento britannico e di paura.

"E' stato un brutto, bruttissimo momento - dice Arianna Trobbiani, 22enne di Frascati che da 13 mesi si trova nella Capitale inglese per lavorare e studiare la lingua -: anche se il locale in cui lavoro, Carluccio's, si trova in un quartiere periferico residenziale, l'onda lunga dell'attentato è arrivata fin qui".

Nel giro di pochissimi minuti la città si è militarizzata. "Da ieri pomeriggio è pieno di polizia e di militari: ci hanno sconsigliato di recarci nelle zone centrali di Londra per il timore di altri attacchi ma dubito che se ne possano verificare con questo stato di allerta". Il locale dove Arianna lavora, un ristorante di una catena italiana, è distante 12 fermate della Piccadilly line dal luogo dell'attentato. "Anche qui c'è stata tanta paura, tutti sono rimasti a lungo incollati ai monitor del locale ed ai loro cellulari per capire cosa fosse accaduto".

Anche oggi il clima è lo stesso. "La paura c'è ed è umana, ma non per questo io, i miei amici ed i londinesi cambieremo le nostre abitudini. Continueremo ad andare al lavoro come sempre e torneremo certamente in centro quanto prima".

Per i famigliari di Arianna ieri pomeriggio lunghi minuti di angoscia. "Non riuscivamo a contattarla - racconta la sorella Miriam - , le notizie che vedevamo in tv e su internet erano ancora vaghe, abbiamo passato davvero un brutto momento. Poi finalmente Arianna si è fatta sentire".

La 22enne frascatana è una delle decine di migliaia di italiani e più in generale di europei che nel giro di pochi mesi diventeranno ancor più stranieri per Londra. Con l'operatività della Brexit, i cittadini europei non avranno più libero accesso in Gran Bretagna. "Di questo qui si parla ancora poco e molto superficialmente. Ci sono molti inglesi che si sono pentiti della scelta fatta e credo che molti abbiano votato per Brexit senza conoscere bene le implicazioni che ne sarebbero venute. Al lavoro mi dicono che sarà comunque una cosa che accadrà entro 2-3 anni, per quel momento probabilmente sarò tornata in Italia".

Si sta così male in Inghilterra? "Lavorarci e viverci non è come visitarla da turista. Cibo e clima sono quelli che sono, e la gente non è come noi italiani o comunque i mediterranei: qui tutti pensano solo ai fatti loro, legare non è semplice come da noi".

Immagine dell'attentato tratta dal web

 



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