COLONNA (attualità) - Dopo l'ordinanza di demolizione firmata ad inizio novembre completato l'iter burocratico dell'operazione: per quanto sismicamente inadeguato, quel serbatoio è il simbolo della piccola comunità locale
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Tre mesi di attesa ed ora le carte dovrebbero esserci tutte. "Finalmente abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni e possiamo passare alla fase operativa".
Ad annunciare l'ormai imminente fine del "Dindarolo", il serbatoio dell'acqua che da cinquant'anni e più caratterizza lo skyline di Colonna, è proprio il sindaco Augusto Cappellini che non senza grande rammarico, ma senza poterne fare a meno, nel novembre 2016 aveva firmato l'inevitabile ordinanza di demolizione (LEGGI l'articolo).
Nei prossimi dieci giorni verranno completati i sopralluoghi e le verifiche anche presso le abitazioni contigue al grosso serbatoio che, impossibile da mettere in sicurezza antisismica, pur rappresentando un moumento contemporanea post-industriale per la comunità di Colonna è comunque destinato alla demolizione.
Il giorno buono per il via delle attività pare quello del 20 marzo, tra due lunedì. In quella data, con l'inizio della primavera, la ditta incaricata dei lavori - completamente a carico di Acea - avvierà il cantiere.
Poche settimane e del "Dindarolo" non resteranno che il ricordo e le foto. E un bel po' di rimpianti.
Foto qui sopra dal gruppo Facebook "Colonna in rete"