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Voli notturni a Ciampino, Ryanair laconica: "Legali al lavoro"

22-02-2017

CIAMPINO (attualità) - La compagnia low-cost irlandese commenta seccamente la sentenza del Tar del Lazio mentre la scena politica e il comitato alzano gli scudi. Una vicenda che era e resta un paradosso esemplare dell'Italia di oggi

ilmamilio.it

"Prendiamo atto di questa sentenza che i nostri legali stanno esaminando nel dettaglio".

Con questa brevissima nota, di appena una riga, la Ryanair, compagnia low cost irlandese con base anche al "Pastine" di Ciampino, commenta quanto accaduto nelle scorse ore in relazione alla sentenza con la quale il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi presentati proprio dalla società di O'Leary aprendo - secondo l'interpretazioni di alcuni - alla possibilità di voli notturni sull'aeroporto castellano.

Una sentenza che ha scatenato dure reazioni da parte del Criaac, che ha definito grottesca l'intera vicenda (LEGGI la nota del Comitato), ma anche del consigliere regionale ed ex sindaco di Marino Adriano Palozzi (LEGGI la nota di Palozzi), del consigliere di minoranza Guglielmo Abbondati (LEGGI la nota di Abbondati) e dello stesso sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli che proprio questa mattina ha gettato acqua sul fuoco sostenendo che l'apertura notturna dell'aeroporto ciampinese possa avvenire solo in caso di emergenza o di gravi ritardi (LEGGI la nota dell'Amministrazione).

Certo è che il pronunciamento del Tar del Lazio, che dovrà comunque essere ben interpretato una volta letto con attenzione il dispositivo, non arriva come un fulmine a ciel sereno: da anni il lungo tira e molla tra comitato, Amministrazioni e Ryanair - con Aeroporti di Roma (Adr) nel mezzo - caratterizza una convivenza tra aeroporto e territorio complicata e per moltissismi versi contraddittoria. Al limite del paradosso. Con una infrastruttura nel frattempo cresciuta nelle cubature e soprattutto nel traffico e con un adeguaamento dei servizi mai avvenuto. Basti pensare ad esempio che per rendere la vita più facile a tutti, sarebbe sufficiente un semplice sottopasso di circa 500 metri tra stazione ferroviaria e scalo aeroportuale per rendere il "Pastine" più fruibile. Ma sarebbe come legittimare l'ovvio.

Che in Italia, soprattutto in questi tempi, appare impossibile.

 

 



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