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Migranti, a Grottaferrata approvata delibera di indirizzo per lo Sprar

18-02-2017

GROTTAFERRATA – Entro il 20 marzo si verificheranno progetti e disponibilità di accoglienza

La delibera con poteri di Giunta è stata firmata lo scorso 13 febbraio. Il Comune di Grottaferrata ha dato l'ok all'atto di indirizzo per l'avvio delle attività necessarie per la presentazione di uno o più progetti per la realizzazione di interventi di accoglienza integrata dello Sprar, in favore di titolari di protezione internazionale e richiedenti asilo, nonché titolari di permesso umanitario (singoli o con il rispettivo nucleo familiare). Nella delibera si demanda al dirigente del II settore la verifica sul territorio della disponibilità di accoglienza, nonché la redazione delle ipotesi di progetti entro e non oltre il 20 marzo 2017.

L'operazione sarà finanziata dal Ministero dell'Interno mediante il 'Fondo Nazionale per le politiche o i servizi dell'asilo' nella misura del 95% delle risorse economiche necessarie per la realizzazione delle misure di accoglienza e che il 5% di cofinanziamento a carico del Comune non dovrà essere necessariamente in denaro, ma potrà consistere nella valorizzazioni di beni, servizi e personale.

Nella documento emerge che il progetto ha ''il vantaggio di una progettazione degli interventi di accoglienza integrata realizzata su misura per il territorio e il contesto sociale del Comune di Grottaferrata, privilegiando un'accoglienza diffusa con soluzioni e percorsi sostenibili, che consentano di evitare eccessive concentrazioni di richiedenti ed un'efficace integrazione nel tessuto sociale locale''.

Nell'atto di indirizzo si specifica che la proposta dello Sprar è un'accoglienza integrata, intendendo per tale l'attuazione di sostegni materiali di base (vitto e alloggio), insieme a percorsi di inclusione sociale, funzionali allo sviluppo dell'autonomia individuale. Inoltre saranno garantiti servizi quali la mediazione linguistico-culturale, l'accoglienza materiale, l'orientamento e accesso ai servizi del territorio, l'insegnamento della lingua italiana con inserimento scolastico per i minori, formazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento all'inserimento lavorativo, abitativo, sociale, oltre alla tutela psico-socio-sanitaria.

La partecipazione al progetto Sprar – afferma la delibera – ''evita ulteriori presenze che vengano direttamente e senza mediazione comunale, imposte sul territorio in seguito alla necessità individuate dal piano operativo nazionale, in quanto la Prefettura chiarisce che nei bandi verranno inserite apposite clausole di salvaguardia volte ad esonerare i Comuni titolari di Sprar, concentrando l'eventuale attività contrattuale istituiva dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) su territori ove non insistono tali tipologie di progetti''.

Aderire alla rete Sprar- sostanzialmente – secondo quanto riferisce l'atto di indirizzo del Comune – garantisce non solo l'esser parte di una pratica ormai affermata e diffusa anche sul piano nazionale, ma altresì ricevere risorse certe a scadenze stabilite che comunque, anche indirettamente, ''contribuiscono a rendere più adeguato il welfare comunale, non solo rispetto ai cittadini immigrati, ma a tutta la comunità presente su quel territorio''.

 



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