ALBANO LAZIALE (attualità) - Oggi la conferenza stampa organizzata dalla Asl Rm6 per fare il punto della situazione. Non mancano le perplessità
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Si è svolta oggi la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione del nuovo ospedale dei Castelli realizzato e quasi completato sulla via Nettunense al km 11, nella zona di Fontana di Papa. Presenti il direttore generale della Asl Roma 6 Narciso Mostarda e il direttore dei lavori ingegner Aldo Cella.
La struttura è ormai finita ed al momento sono in corso ulteriori lavori per le infrastrutture esterne sui 15 ettari di terreno per un investimento di ulteriori 25 milioni di euro stanziati dalla Regione Lazio e in via di approvazione da parte del ministero della Salute.
In questa fase si stanno eseguendo anche le valutazioni per macchinari e strumentazioni che serviranno per il funzionamento dell'ospedale.
La completa realizzazione e apertura del Nuovo Ospedale dei Castelli è dunque prevista entro il 2018, per una spesa complessiva di circa 120 milioni di euro. Sono in corso anche gli studi da parte di Acea e dei Comuni di Albano Laziale, Ariccia, Genzano e Lanuvio per l'approvvigionamento idrico. Un particolare: l'ospedale, a meno di un cambio di indirizzo, non sarà dotato di cucine interne e dunque i pasti verranno approviggionati dall'esterno.
Nel corso della conferenza preoccupazione è stata espressa da parte del direttore Mostarda per il cambiamento di popolazione residente nella zona dei Castelli romani e dunque per il massiccio arrivo dei migranti ma anche per le molte strutture private con anziani ricoverati. Molti di questi cittadini affluiscono in massa nei 3 pronti soccorsi della Asl Rm6 di Albano Laziale, Velletri e Frascati, gli unici rimasti operativi sul territorio.
In merito alle urgenze, il Nuovo ospedale dei Castelli sarà dotato di un Pronto soccorso adeguato alla popolazione con nuovi strumenti salvavita come l'emodinamica, una strumentazione relativamente semplicie che però se usata su pazienti colti da infarto entro un'ora dall'attacco può salvare delle vite ed evitare complicanze. Una strumentazione che ad oggi non è mai stata in uso in nessuno dei Pronto soccorso della Asl Roma 6.
Non sono mancate però le proteste.
La Cgil e le categorie di settore del territorio questa mattina hanno organizzato un presidio davanti al cantiere del nuovo ospedale dei Castelli Romani, dove per l'appunto era prevista una conferenza stampa con il direttore dell' ASL Roma 6 per verificare lo stato attuale dell opera, spostata poi all' ultimo momento non più in cantiere ma presso la sede dell'Asl di Albano Laziale. Ad oggi la richiesta di incontro inoltrata al comune di Ariccia e all'Asl Rm6 per conoscere la tempistica di prosecuzione e completamento dei lavori, non ha avuto alcuna risposta. Tale situazione alimenta la preoccupazione circa il rischio di uno slittamento dei lavori determinando così una condizione di incertezza per i lavoratori e di sofferenza per i cittadini privati.
L'obiettivo del presidio di stamattina era quello di poter avere delle risposte ufficiali alle nostre domande da parte della Asl, che sono poi le stesse domande della gente che vive sul territorio "Riteniamo non piú sufficienti i comunicati stampa, considerato che ad oggi il cantiere è praticamente quasi fermo e non si hanno notizie di una ripresa imminente dei lavori. Tanto più che il ritardo e il silenzio non consentono di dare certezze su quale sarà il quadro organizzativo del sistema sanitario e nel frattempo si fornisce l'alibi per non affrontare i problemi ancora irrisolti, dal tema del servizio delle emergenze al sistema del presidio socio sanitario sul territorio diffuso", dicono i rappresentanti della Cgil Roma sud Pomezia Castelli.