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Il silenzio della politica di Rocca di Papa: aspettando il congresso Pd. Ma non solo

21-01-2017

ROCCA DI PAPA (politica) - Il 19 febbraio i dem rinnovano il proprio direttivo. Il grande stratega è Maurizio Querini che sta tentando una ricucitura col Pd2. Nel frattempo la maggioranza è scomparsa di scena

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Dopo mesi e mesi furenti, sulla politica di Rocca di Papa è sceso finalmente il silenzio. Roba da non crederci. C'è da ritenere che si tratta di un silenzio di riflessione?

Tutt'altro.

L'apnea in queste settimane è spostata su un congresso del Partito democratico che catalizza l'attenzione politica in città per quanto, oggettivamente, il Pd roccheggiano di oggi è un partito a pezzi. Devastato.

In casa della maggioranza, per altro, superata bene o male l'emergenza idrica (ma non sappiamo che effetto finale abbiano sortito le minacce e le diffide del sindaco contro Acea Ato2) la regola è "bocche cucite". E ci sta. Perché di chiacchiere dai banchi della maggioranza e da alcuni scranni dell'Amministrazione in questi mesi - spesso a sproposito - ne sono arrivate fin troppe.

CONGRESSO - Si diceva il congresso. Il Pd cittadino è un magma, un liquido rovente che però con un botta di freddo rischia di fossilizzarsi all'istante. Eppure in atto ci sono ampie manovre manco troppo sottotraccia per tentare, sul filo di lana, di evitare una doppia candidatura al congresso del 19 febbraio. Il candidato di quello più volte definito il Pd1 (quello per intenderci facente riferimento al gruppo consiliare) è Maurizio Querini e proprio l'ex assessore si starebbe facendo in queste settimane portavoce di un'istanza di pace (armata) con "gli altri", quelli del Pd2 che nel frattempo - probabilmente anche per intercessione dello stesso Querini - hanno perso il sostegno in fatto di tessere del sindaco Crestini. Una manovra chiaramente benedetta dal reggente provinciale del circolo, Marco Catalini. Il tutto nella quasi certezza che poi tra pochi mesi anche a Rocca di Papa si dovrà verosimilmente tornare ad ulteriore congresso dopo il Nazionale.

Tant'è che Raffaella Taggi, Giuseppe Calicchia e Maurizio De Santis, a turno e spesso insieme, continuerebbero a dare forfait agli incontri della commissione tesseramento. Si scappa o si dà per implicita la voce dell'accordo sul nome di Querini? Staremo a vedere.



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