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Ciampino, la verità della Fraioli: "Delusa umanamente e politicamente"

11-01-2017

CIAMPINO (politica) - L'ex assessore motiva la scelta di lasciare la Giunta. "Terzulli dimentica di dire che sono stata assente per malattia"

ilmamilio.it - comunicato stampa

Le dimissioni irrevocabili presentate dall’Assessore all’ambiente del Comune di Ciampino, Avv. Anna Rita Fraioli, sono state dettate da motivazioni politiche e soprattutto scaturite dal fatto che la predetta non condivide ormai da tempo le scelte e l’azione politica poste in essere dalla Lista Civica “La città che vorrei”, lista che peraltro affonda le sue radici e nasce da una idea politica della suddetta, Avv. Anna Rita Fraioli, concretizzatasi nell’anno 2008 per portare avanti le idee ed istanze politiche del marito Claudio Morgia (LEGGI l'articolo). La volontà della predetta era quella di realizzare un modello di città a dimensione d’uomo e rispondente alle necessità di ogni cittadino, con finalità esclusivamente sociali e culturali.

Negli ultimi mesi sono state tenute riunioni politiche all’interno della predetta Lista Civica “La città che vorrei”, all’insaputa della suddetta, dove sono state prese decisioni ovviamente non condivise con la medesima.

Va detto che la suddetta non condividendo le scelte e l’azione politica intrapresa dalla propria Lista civica ha dichiarato di uscire dalla stessa e dunque di dimettersi dalla carica di assessore all’Ambiente, Affari generali ed Organi istituzionali del Comune di Ciampino.

La scelta di dimettersi scaturisce dalla non condivisione dell’azione politica intrapresa non solo dalla sua lista civica ma da tutta l’Amministrazione comunale quando la predetta era assente per motivi di salute. Va detto ad esempio che la suddetta è venuta a conoscenza della vicenda del Tempio crematorio direttamente dai giornali.

In ordine alle dichiarazioni del Sindaco Giovanni Terzulli (LEGGI l'intervista in esclusiva), si precisa che lo stesso nell’affermare “l’assenza della Fraioli da settembre” ha dimenticato di riferire che l’assenza era determinata da cause di forza maggiore riguardanti le condizioni di salute della predetta. Normalmente in situazioni di malattia, a prescindere dalle cariche e ruoli ricoperti, si chiama la persona che informa di stare male sia per informarsi sullo stato di salute sia per concordare come procedere, mentre invece nel caso di specie non solo vi è stato totale disinteresse ma addirittura mentre la suddetta assessore era in malattia si sono tenute riunioni in vari contesti politici per decidere come farla fuori politicamente. Di detta situazione la predetta veniva a conoscenza tramite le cosiddette “voci di corridoio”.

Dunque i motivi delle dimissioni sono dettate dalla non condivisione delle scelte operate sia a livello politico ma anche a livello personale.



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