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Rocca di Papa: altra figuraccia per la vicesindaca 2.0. E per lei 7-domande-7

10-12-2016

ROCCA DI PAPA (attualità) - La Giannone spara il solito veleno contro la nostra testata ma finisce impallinata da uno dei più critici ex Sciamplicotti. Infilando l'ennesimo scivolone personale e della sua maggioranza?

ilmamilio.it

Per la vice sindaca 2.0, andata per colpire e finita colpita, un'altra figuraccia. Tutta, ovviamente, su Facebook.

Lesta a difendere l'indifendibile, veloce a spostare l'attenzione su altro che non siano le responsabilità di un'Amministrazione immobile, la vice sindaca Giannone mette il solito disco rotto e perde ancora una volta l'occasione per riflettere.

E così l'attacco sgangherato contro la nostra testata (solito teatrino), si risolve invece in un clamoroso ennesimo autogol.

L'autogol di un autorevole rappresentante della maggioranza eletta che continua a combinare pochissimo, che inanella solo scivoloni (più o meno dettati dall'inesperienza) e non accetta critiche.

L'occasione è sempre quella delle ormai famosissime bandiere di "Insieme per Rocca di Papa" esposte - facendo finta che non si tratti si una lista di maggioranza quanto di una associazione come tante altre - in occasione dell'accensione della stella. Circostanza stigmatizzata nuovamente in un nostro articolo di oggi (LEGGI l'articolo).

Ebbene, duole dare ulteriore visibilità alla vicesindaca 2.0, ma l'occasione era davvero gustosa. Leggiamo:

"Un onda talmente lunga che richiama raffronti inevitabili! "Le notti al borgo" organizzate da laboratorio centro storico, da definirsi entità (poiché non è un'associazione, ne tanto meno un'associazione riconosciuta) divenuta poi lista collegata del Pd e oggi lista rappresentativa parte della minoranza in consiglio comunale. Chissà se oggi in caso di vittoria avremmo visto tale lista politica organizzare eventi per il paese, non lo sapremo mai. Ma nonostante ciò e forse a causa di ciò, è comprensibile il malcontento trasudante nell'ennesimo articolo che documenta meramente l'indicazione data da una parte della minoranza che a suo dire "vigila".

Ma è interessante capire cosa passa al vaglio. Vaglia l'operato di un'amministrazione comunale alla guida del paese da 5 mesi, che con non poche difficoltà dovute alle ristrettezze economiche, oltre a cercar di dare risposte adeguate e concrete ai cittadini, porta pian piano alla luce le prove di un fallimento politico e dell'irresponsabilità totale di una classe politica che è stata al governo del paese negli ultimi dieci anni. Una "vigilanza", quella di alcuni esponenti della minoranza, fatta più che per la cittadinanza, per l'eventuale affioramento dei propri passati errori ed artifizi.

Detto questo vien da se la considerazione sul tipo d'informazione che si vuol dare ai lettori. Spero che il direttore del Mamilio voglia prendere per bonaria questa la mia opinione, poiché data l'evidenza di cui sopra, detto con sincerità, quasi provo afflizione per la sua credibilità e per quella di coloro che lo imbeccano".

Che si trattasse di un autogol era parso evidente già nel momento di leggere le esternazioni della vicesindaca 2.0 alle quali non c'era alcun bisogno di replicare. Ma a rispondere all'autorevole esponente di maggioranza ha pensato Stefano Maria Meconi, ex candidato consigliere con la Sciamplicotti ma tra i meno "morbidi" con la sua ex candidata sindaco. La risposta alla vicesindaca non eletta però è tutta da leggere.

"Cara Veronica, l'entità Laboratorio Centro Storico (che è un laboratorio culturale, come dice il nome) ha organizzato per tre anni consecutivi i Mercoledì al Borgo (questo il nome corretto) e per quattro anni un premio di poesia, "Dal Buio alla Luce", che ha assunto caratura nazionale in così poco tempo", scrive Meconi.

"In quei mercoledì d'estate noi del Laboratorio abbiamo portato in quelle strade e quelle piazze che spero tu ora conosca un po' meglio cultura, musica, spirito di condivisione e amore per il centro storico, senza chiedere o spendere un euro, ma ottenendo una viva e amichevole partecipazione della cittadinanza, e lo abbiamo fatto con decine di persone estranee alla politica, per Rocca di Papa, la nostra comune Rocca di Papa. E fidati, se fossi venuta a trovarci, le uniche bandiere che avresti trovato, a volte, sarebbero state quelle della Repubblica Italiana e della Repubblica di Romania, in segno di vicinanza con la comunità più rappresentata a Rocca di Papa. Davvero, tirare in ballo cose che, a quanto pare, conosci pochissimo è un esercizio di stile che non credo ti appartenga e faresti bene a non ripetere. Se non altro, per evitare di dire inesattezze (Laboratorio Centro Storico l'entità, Laboratorio Rocca di Papa la lista alle scorse elezioni. Già solo per dirne una). Un auspicio per il nuovo anno: che si abbassino i toni, perché di strafalcioni, a quasi sei mesi dalle elezioni, se ne sentono - credo, da ambo le parti - ancora troppi. E nessuno ne beneficia".

Ebbene: dopo lo sgarbo settembrino ai danni di una delle tante "testate fangose" (LEGGI l'articolo), dopo aver fatto lavorare i migranti senza alcuna sicurezza (LEGGI l'articolo), dopo aver "taroccato" la lettera della Regione Lazio per meri fini propagandistici sulla questione agibilità teatro (LEGGI l'articolo), la vicesindaca e la sua maggioranza incappano in un'altra figuraccia. Non tanto di stile (al quale siamo ampiamente avezzi), quanto di sostanza.

Stucchevole, inoltre, e sostanzialmente poco degno di nota l'intervento del consigliere di maggioranza delegato ai migranti Gian Luca Zitelli: "Per fortuna sempre meno persone leggono fantomatici giornali web e commenti di alcuni " soggetti " veri e falsi, non mi riferisco a Maurizio Querini che ha legittimamente espresso un suo pensiero, perché a giudicare da quello che scrivono tutti i giorni i " soggetti " suddetti provo quasi compassione per loro, perché non provate a vivere la vita ogni tanto". Poi Zitelli comunica che va dal parrucchiere.

Veniamo alle 7-domande-7 per la vicesindaca 2.0.

1. E' vero che prima di planare sul progetto di "Insieme" aveva più volte tentato di accreditarsi presso i 5 stelle senza ottenere la "sacra unzione" dai rappresentanti extra roccheggiani?

2. Che fine hanno fatto, vicesindaco, le squadre di migranti "volontari" tanto propagandate? Che il progetto sia stato abortito?

3. Come mai invece di sparare contro la "stampa fangosa" non si forniscono mai risposte nel merito?

4. Come mai quella "stella schifosa" (parafrasando un membro dello staff del sindaco) già vista e rivista negli anni bui di Boccia oggi è diventata motivo di vanto tanto da doverci mettere le bandiere?

5. Dove sono le tanto declamate iniziative per rianimare il commercio cittadino cui più volte aveva fatto riferimento nei mesi precedenti alle elezioni?

6. Non crede che il suo ruolo le richieda un profilo più rispettoso nei confronti di chi, con pieno diritto, la critica?

7. Può elencare ai cittadini 3-cose-3 (esulando l'ordinario, se possibile vicesindaca) fatte dall'Amministrazione comunale in questi primi quasi 6 mesi di governo cittadino?

Gentile vicesindaca Giannone, attendiamo le sue risposte nel merito.

 

 

 

 



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